La nuova ondata di contagi che sta colpendo il nostro paese a causa della variante Omicron 2, rischia di far saltare le riaperture? Dal 1 aprile, in base al nuovo decreto Covid-19, si partirà con l’addio alle misure restrittive a partire dalla scadenza dello stato d’emergenza, passando per l’addio al Green Pass per bar e ristoranti all’aperto fino al 1 maggio, quando il Certificato Verde sarà abolito ovunque e anche le mascherine al chiuso andranno in pensione.

Quarta dose, si allarga la platea?

Ora, con l’arrivo di Omicron 2 e i contagi sempre più in salita, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco si riunirà per decidere se ampliare la quarta dose ad un nuova platea.

Per adesso la quarta dose è somministrata a persone immunocompromesse e trapiantati, ma con il nuovo boom dei casi il target si potrebbe allargare a nuove fasce, come gli over 70/80 e i fragili. Un primo approfondimento sarà analizzato il 24 marzo durante la riunione del Cts dell’Aifa. Si deciderà, insomma, se somministrare il nuovo booster agli anziani e ai fragili.

Addio Green Pass a rischio se aumentano di nuovo i contagi?

Ma non finisce qui, infatti la nuova ondata, se davvero di questo si tratterà, potrebbe rallentare il percorso delle riaperture previsto da aprile. Mancano infatti ancora 7 milioni di italiano senza dose booster. Secondo Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit):

“La variante Omicron 2, BA.2., ha preso il sopravvento su Omicron. E ormai vediamo nei nuovi contagiati solo questa. Chi non è vaccinato può rischiare un quadro clinico severo e anche di finire in terapia intensiva. Mentre chi è immunizzato non ha grandi conseguenze. “L’alto tasso di reinfezioni che stiamo registrando con Omicron 2, anche in chi è immunizzato con tre dosi ci induce a pensare che la risposta immunitaria sia inferiore rispetto a Delta.

Ma comunque il booster va fatto perché è l’unico strumento che ci mette in sicurezza dalla malattia severa”

Gli esperti, infatti, sembrano concordi sul fatto che Omicron 2 è molto più contagiosa e chi non è vaccinato o è fragile rischia la malattia severa, senza contare il rischio di una nuova ondata a giugno secondo il parere del virologo Pregliasco. Per questo, se davvero ci sarà un aumento esponenziale dei casi non è affatto da escludere che si potrebbe tornare indietro su certi decisioni come l’addio al Green Pass dal 1 maggio. In Austria, ad esempio, dopo l’incremento dei casi, si tornerà all’obbligo di mascherina Ffp2 in ambienti chiusi a meno che non ci sia stato un controllo sul green pass (3-G) all’ingresso.

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