La variante Omicron sta quasi arrivando al picco entro due settimane. Questo significa che la quarta ondata potrebbe terminare entro la fine di febbraio, anche se la storia di questa pandemia ci ha insegnato, in questi due anni, che spesso poco dopo un’ondata ne è arrivata un’altra. Ma che cosa ne sarà del Green Pass una volta che i contagi saranno nettamenti calati?

Addio al Green Pass quando i contagi caleranno?

Secondo Massimo Clementi, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, se sarà confermata la discesa dei contagi, il governo dovrebbe mandare un segnale di incoraggiamento ossia pensare a come mettere da parte il Green Pass.

Ad Huffpost il professore ha confermato il picco imminente della variante Omicron:
“Siamo più o meno al picco, calcolando i dati sull’intero paese. Se invece scorporiamo quelli di Lombardia e dell’Emilia Romagna notiamo che i dati stanno già diminuendo: l’apice qui è già stato raggiunto”.

Dunque, dopo il picco si dovrebbe andare verso una discesa dei contagi, come è accaduto negli altri paesi europei che prima di noi sono stati interessati dalla quarta ondata. In particolare, se si guarda al caso dell’Inghilterra, dove c’è stata una grande fiammata e poi un decremento e anche in Italia dovrebbe accadere la stessa cosa. Il professore sottolinea come sia molto importante continuare a non abbassare la guardia sugli ospedalizzati, ma è anche importante favorire una buona qualità della vita per chi si è vaccinato e con Omicron rischia poco.

Che fine potrebbe fare il Green Pass

Si tratterebbe di un segnale per continuare a credere nella campagna vaccinale. Secondo Clementi, inoltre, sarebbe importante togliere l’obbligo della mascherina all’aperto se i contagi caleranno, una misura poco utile se non ci sono assembramenti. Ancora più chiara è la sua posizione sull’addio al Green Pass:

“Il Green Pass può essere considerato utile se considerato straordinario, da utilizzare nei periodi in cui non se ne può fare a meno.

Se dovessero scendere i contagi, considerando che stiamo andando verso una stagione primaverile e dunque più avversa al virus, bisognerebbe a piano a piano eliminarlo, lasciandolo solo per i posti più problematici. “

Infine, il direttore ha sottolineato l’importanza dei vaccini e come il virus con Omicron sia fortemente cambiato. Ora infetta le vie aeree superiori, ci sono più rinofaringiti che polmoniti ma ce lo porteremo dietro per un pò, ecco perché, conclude il direttore, se il virus diventerà stagionale si potrà pensare ad un vaccino annuale da fare a inizio inverno.

Vedi anche: Green pass obbligatorio anche dal parrucchiere ed estetista, cosa cambia dal 20 gennaio