Uno degli obiettivi principali per la sicurezza mondiale idrica è quella di fornire acqua potabile dal mare. Sono diversi i macchinari e gli impianti che possono assolvere a questo compito. Il problema è che i costi sono ancora alti per cui si cercano delle soluzioni alternative. Tra queste c’è il nuovo concept per la desalinizzazione solare dell’acqua marina ideato dall’Istituto di ingegneria marina della Dalian Maritime University in Cina. Ecco maggiori dettagli.

Nuovo sistema di desalinizzazione per rendere l’acqua potabile dal mare

Un gruppo di scienziati dell’Istituto di ingegneria marina della Dalian Maritime University ha creato un nuovo sistema di desalinizzazione solare partendo dal nitrossido di titanio.

Tale elemento è molto usato sia nel campo solare termico che in quello fotovoltaico. Il motivo principale è la capacità più elevata di imprigionare la luce insieme ad una bassa diffusione termica. L’equipe di scienziati ha quindi impiegato tale elemento detto anche TiNO per la desalinizzazione dell’acqua del mare (eliminazione del sale). Ma come?
Ebbene con il deposito di uno strato di nitrossido di titanio su uno strato sottostante galleggiante composto da schiuma e una carta speciale. La novità è il modo in cui ciò è realizzato. L’equipe ha infatti usato una tecnica di deposizione che prende il nome di magnetron sputtering ovvero di polverizzazione catodica. È un processo mediante il quale si ha l’emissione di ioni/frammenti molecolari o atomi da un bersaglio (materiale solido). Questo viene poi bersagliato con un fascio di particelle energetiche.

Salinità dell’acqua del mare: per affrontare il problema della scarsità di acqua dolce

Produrre acqua potabile dal mare: questa è una delle questioni più impegnative soprattutto per la crescita costante della popolazione globale. Nonostante sul nostro pianeta ci sia acqua in abbondanza, quella potabile è di circa 3,5×108 metri cubi. Rappresenta, quindi, soltanto il 2,53% del deposito idrico dell’intero pianeta.


Per risolvere questa questione gli sforzi sono sono stati molti. Tutti con lo stesso obiettivo ovvero di creare nuove tecnologie più economiche. Nei paesi in via di sviluppo, infatti, le tecniche troppo costose sono inutilizzabili. Proprio per questo è stato fabbricato e progettato l’assorbitore solare TiNO che utilizza carta a basso costo. Ha inoltre un’alta efficienza energetica e dà una rapida veloce per l’evaporazione interfacciale a energia solare.

Leggi anche: Energia del mare: al via progetto InSPIRE per abbattere i costi
[email protected]