Il caldo africano ci ha fatto compagnia fino a pochi giorni fa. Anzi, gli esperti meteo annunciano di nuovo l’arrivo del caldo a fine settembre. L’autunno vero sembra non voler più arrivare e il rischio è che si ripeterà la stessa scena dello scorso anno ossia temperature più alte della media anche a ottobre. Oltre a chiedersi quando arriverà definitivamente il fresco o quanto meno le temperature nella media stagionale, gli italiani si chiedono anche quando si potranno accendere i riscaldamenti.

Lo scorso anno, complice i forti rincari del gas e il rischio carenza, l’accensione fu spostata in tutta Italia. Quest’anno, a meno di cambiamenti, si dovrebbe seguire il calendario classico.

Accensione riscaldamenti 2023-2024, le date: quando si accendono termosifoni il nonostante caldo

Da anni, ormai, per quanto riguarda l’accensione dei riscaldamenti, l’Italia è divisa in 6 zone climatiche. Ognuna con degli orari e delle date. Il calendario relativo all’accensione dei riscaldamenti in Italia è indicativo. Nel senso che gli italiani potranno accenderli da quella data, stessa cosa vale per chi vive nei condomini con il riscaldamento centralizzato. Se le temperature, però, si manterranno più alte della media anche nelle prossime settimane, è chiaro che in pochi accenderanno i termosifoni, considerando anche i costi altissimi delle bollette e tutti gli altri rincari. Rispetto all’anno scorso, il problema del rincaro del gas è molto meno evidente, piuttosto sono le temperature anomale a preoccupare.

Calendario in base a fasce climatiche

Per quanto riguarda il calendario di accensione dei termosifoni, quindi, si va dalla zona climatica A, dove questi si potranno accedere dal 1 dicembre al 15 marzo per 6 ore al giorno. Questa zona include i Comuni di Lampedusa e Linosa e Porto Empedocle.
Nella zona B, che include le province di Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria e Crotone, invece, si potranno accendere dal 1 dicembre al 31 marzo fino a 8 ore al giorno.


Accensione a novembre, invece, per le città che si trovano nell’area climatica C ossia le province di Cagliari, Caserta, Imperia, Latina, Bari, Benevento, Cosenza, Lecce, Brindisi, Catanzaro, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto. In questo caso l’accensione è permessa dal 15 novembre al 31 marzo per 10 ore al giorno.

Nella zona climatica D, che include le province di Ancona, Ascoli Piceno, Genova, La Spezia, Savona, Pistoia, Prato, Roma, Forlì, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa C, Pesaro, Pisa, Siena, Terni, Pescara, Teramo, Vibo Valentia, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera e Nuoro i riscaldamenti si potranno accendere dal 1 novembre con lo spegnimento al 15 aprile e fino a 12 ore al giorno.

Nella Zona E, che include le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza, i termosifoni si possono accendere dal 15 ottobre al 15 aprile per 12 ore e nella zona F, quella alpina e delle province di Belluno e di Trento, non ci sono limitazioni e come sempre il riscaldamento si può accendere quando si vuole.

Accensione riscaldamenti: problema caldo anomalo

Va ricordato che lo scorso anno, l’accensione fu spostata di una o due settimane in avanti in tutte le province. Lo spegnimento fu anticipato di una settimana. Quest’anno, non ci dovrebbe essere nessun cambiamento ma rimane l’incognita caldo. Se le temperature si manterranno sopra la media, infatti, difficilmente gli italiani accenderanno i termosifoni subito. In alcune città potrebbero arrivare anche degli slittamenti con l’invito a rimandare l’accensione di qualche giorno. Bisognerà vedere da ottobre se ci saranno novità in merito.

Riassumendo

  • Il caldo africano non sembra voler mollare l’Italia. Dopo il maltempo di questi giorni a fine mese dovrebbero tornare le temperature più alte del normale
  • In tutto ciò da ottobre si potrà iniziare ad accendere il riscaldamento in molte province italiane
  • Quest’anno non ci dovrebbero essere slittamenti ma rimane l’incognita meteo
  • Va ricordato che lo scorso anno, l’accensione fu spostata di una settimana in avanti.