Dopo le notizie relative ai rincari delle bollette del gas e il piano per razionare i riscaldamenti, sono sempre di più le famiglie che pensano di non accendere i termosifoni a lungo. Si spende tanto e il caro vita sta mettendo a dura prova la resistenza delle famiglie. Fino ad oggi un aiuto non indifferente è arrivato dalle temperature molto più estive che autunnali. Per tutto ottobre, pensare di accendere i riscaldamenti non è passato in testa a nessuno. Anche novembre è iniziato con dei valori molto più primaverili, anche se le previsioni sembrano anticipare l’arrivo dei primi freddi.

Ma allora quando partono le date di accensione dei termosifoni?

In molte città del Nord, in cui si poteva accendere già dal 22 ottobre, i sindaci hanno deciso di posticipare la data. Grazie alle temperature miti, le città hanno optato per una scelta di risparmio e altre stanno seguendo lo stesso esempio.

Date di accensione dei termosifoni, in molte di parte tra oggi e il 7 novembre

A Milano, ad esempio, dopo vari posticipi, un’ordinanza del Comune ha deciso che da oggi, 3 novembre, sarà possibile accendere i riscaldamenti mentre negli uffici comunali l’accensione avverrà da lunedì 7. Anche a Torino si è arrivati alla conclusione di partire da oggi, dopo vari posticipi. Il sindaco Stefano Lo Russo ha sottolineato che fino al 30 novembre si potrà accendere per massimo 10 ore al giorno. Altre città in cui si parte da oggi sono Mantova, Brescia e Voghera mentre a Vigevano i riscaldamenti si accenderanno sempre dal 7 novembre.
A Bologna, dove l’accensione era consentita dal 22 ottobre, si è deciso di posticipare più volte e adesso dovrebbe essere arrivata la scelta finale. I cittadini potranno accendere i riscaldamenti dal 7 novembre, tra le 5 e le 23, per un massimo di 13 ore giornaliere. Accensione consentita dal 6 novembre a Ravenna, sempre per massimo 13 ore ore al giorno.

Mentre a Reggio Emilia si parte il 7 novembre, stesso orario. Data identica anche per l’accensione dei riscaldamenti a Modena e Rimini. In tal senso il comune ha spiegato che:

“Ogni giorno di ritardata accensione degli impianti garantisce un risparmio di circa 20mila euro: una cifra importante, che ci permette di riutilizzare queste risorse per finanziare progetti e servizi rivolti alla città”

Che cosa accadrà nelle città della fascia D con i riscaldamenti

Le proroghe relative all’accensione che riguardano varie città non coinvolgono le strutture come ospedali, case di cura per anziani, cliniche, strutture per i tossico-dipendenti, scuole ed enti che si occupano di assistenza e servizi sociali, dove è possibile già accendere i termosifoni.
A partire dall’8 novembre scatterà anche il via libera per l’accensione dei riscaldamenti nella fascia D che comprende varie città tra cui: Roma, Ancona, Genova, Firenze, La Spezia, Lucca, Macerata, Siena, Chieti, Pescara, Livorno, Grosseto, Pisa, Foggia, Matera, Pesaro, Viterbo, Avellino, Teramo e Vibo Valentia. Per adesso non sono previsti spostamenti in avanti ma se le temperature si manterranno molto miti, anche le amministrazioni di queste città potrebbero decidere di allungare ancora il il via libera per il periodo di accensione.