Ufficiale la decisione in Abruzzo. Gli alunni delle scuole di Pescara, Teramo, Chieti e L’Aquila potranno rientrare a scuola senza certificato dopo 5 giorni di malattia. Il consiglio regionale ha accettato la proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia Verrecchia. Il certificato di riammissione era richiesto obbligatoriamente superati i cinque giorni di assenza in applicazione di un regolamento statale risalente al 1961. Un obbligo che la Federazione Nazionale dei Pediatri aveva definito più volte anacronistico. Ridurre gli step burocratici in nome della semplificazione comporta indirettamente anche un taglio dei costi.

Certificato medico dopo 5 giorni per la scuola dal pediatra

Le parole di Verrecchia palesano soddisfazione per questa decisione: “una misura che si inserisce nel filone della semplificazione dei procedimenti amministrativi e permette di superare un annoso problema burocratico a carico delle famiglie con bambini e ragazzi e dei pediatri”. Sicuramente sarà alleggerito il lavoro dei pediatri. Posto anche che molti hanno un numero di pazienti in esubero rispetto a quanto previsto dalla normativa per sopperire alle carenze dovute ai pensionamenti dei colleghi. L’emergenza pediatri non è un problema solo abruzzese: in diversi Comuni italiani mancano pediatri disponibili per rimpiazzare chi va in pensione. Ecco perché è stato loro concesso di lavorare due anni in più oppure di prestare servizio part time prima della pensione.

Cosa pensano i genitori

Proprio stamattina abbiamo raccolto le opinioni di alcuni genitori davanti alle scuole di Pescara. In molti hanno manifestato sollievo e soddisfazione. C’è chi ha più figli e ci racconta che quella dei certificati era davvero una perdita di tempo. “Quest’anno dopo la pandemia i bambini sembrano esposti a qualsiasi contagio. Le mascherine li hanno schermati troppo a lungo. Io ho tre figli e a turno uno è stato quasi sempre a casa. Il mio pediatra è uno dei pochi che non invia certificati via email o whatsapp.

Praticamente ho speso più di parcheggio per andare allo studio che di farmaci! Senza contare che a volte i giorni di assenza per malattia erano tre ma, attaccandosi al week end, mi veniva richiesto il certificato medico”. La maggior parte invece ne fa proprio una questione di utilità: “il certificato medico obbligatorio dopo 5 giorni era diventato ormai una barzelletta. Scrivevo alla mia pediatra e mi mandava il certificato via whatsapp senza neppure vedere il bambino. Praticamente una formalità burocratica e una perdita di tempo per tutti. Bene che sia stato eliminato questo obbligo!”