Arrivano i nuovi dati Istat sulla povertà nel nostro paese e sono davvero scioccanti. Si evince che cresce la povertà al Sud e nelle famiglie numerose mentre al Nord la situazione è migliore come lo è anche in un nucleo familiare dove c’è almeno un anziano. In Italia secondo le ultime rilevazioni 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta. Parliamo di 1,9 milioni di famiglie, una percentuale del 7,5% del totale rispetto a 7,7% del 2020 e di questa cifra 1,4 milioni sono minorenni. L’Istat comunica anche che la povertà estrema è in crescita anche tra gli stranieri dove arriva al 32,4% del totale.

I dati del 2020 si fermavano al 29,3% con risultati già ai massimi generati anche dalla pandemia da Covid-19.

Povertà assoluta in Italia per 5,6 milioni di persone

Sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta in Italia secondo gli ultimi dati Istat e 1,4 milioni di queste sono minorenni. Dall’analisi emerge che il Sud è diventato ancora più povero mentre il Nord migliora. L’area dove si registra la maggiore povertà è il Mezzogiorno dove la percentuale arriva al 10% contro il 9,4% dell’anno antecedente. Al Nord passa dal 7,6% al 6,7% mentre al Centro si ferma al 5,6%.
Per quanto riguarda invece la povertà relativa, l’indice sale dal 10,1% del 2020 all’11,1% del 2021. Sotto la soglia ci sono circa 2,9 milioni di famiglie rispetto all’anno antecedente. Per povertà relativa si intende la percentuale degli individui che vivono in un nucleo familiare con un reddito per il quale si ha difficoltà a fruire di beni e servizi che vanno al di là della semplice sopravvivenza. La povertà assoluta, invece, è legata alle necessità fisiologiche di base che non si riescono a soddisfare. Parliamo di beni e servizi essenziali per sopravvivere.

Le famiglie numerose sono quelle più povere

Dagli ultimi dati Istat emerge che l’incidenza di povertà assoluta riguarda soprattutto le famiglie con più componenti.

Raggiunge infatti il 22,6% per quelle con 5 e più persone e l’11,6% per quelle formate da 4 persone. Si registrano poi dei segnali miglioramento per i nuclei formati da 3 individui e 2. Il disagio è invece accentuato in famiglie con figli minorenni per i quali l’incidenza passa dall’8,1% per quelle con 1 solo minorenne al 22,8% per quelle che ne hanno 3 o più figli minorenni. Inoltre l’incidenza della povertà, secondo i dati Istat, è più bassa al 5,5% per chi ha un anziano in famiglia e per le coppie dove ci sono persone di età superiore ai 64 anni.
La povertà assoluta si riscontra nel 9,4% delle famiglie con persona di riferimento tra i 18 e i 34 anni e nel 9,9% in quelle con persona di riferimento di 35-44 anni. Riguarda invece il 9,7% delle famiglie con persona di riferimento che ha tra i 45 e 54 anni. Ma quali sono le città più care e meno care secondo i dati Istat?
[email protected]