Toyota, Subaru,  Mazda Motor e BMW hanno dovuto pagare risarcimenti di 553 milioni  per risolvere i reclami e le perdite economiche legate agli airbag di Takata. Le società hanno dovuto rimborsare le spese ai proprietari di veicoli e hanno pure dovuto impostare un programma di sensibilizzazione per aumentare la partecipazione ai richiami, secondo i documenti presentati giovedì in Tribunale. In base agli accordi, ad ogni proprietario di auto coinvolte andranno sino a 500 dollari ciascuno.

 

Toyota, Bmw e altre pagheranno 553 milioni di dollari in risarcimenti

 

Gli airbag di Takata, possono non funzionare correttamente rilasciando schegge di metallo che pottrebbero causare gravi lesioni a conducenti e passeggeri.

Questo problema è stato collegato ad almeno 17 morti in tutto il mondo. I prodotti Takata sono stati oggetto del più grande richiamo di prodotto della storia, che si prevede possa riguardare più di 100 milioni di airbag.

 

I richiami e gli incidenti hanno ovviamente prodotto molteplici cause contro Takata e le case automobilistiche che utilizzano i suoi airbag. Takata ha raggiunto un accordo da 1 miliardo di dollari con gli Stati Uniti che ha incluso anche una multa penale di 25 milioni di dollari.  “Siamo ansiosi di accelerare la rimozione degli airbag Takata dalle strade, ” ha detto l’avvocato Prieto ai querelanti.

 

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Toyota

Toyota: è la casa automobilistica che deve pagare la fetta più grande di risarcimenti per i danni provocati dagli airbag Takata

 

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I  veicoli coinvolti nei richiami sono 15,8 milioni, con Toyota che ha la quota maggiore, con 9,2 milioni. I querelanti chiedono ulteriori risarcimenti da parte di Ford Motor, Honda Motor. e Nissan., secondo quanto rivelano i loro avvocati. La parte di Toyota nel risarcimento è quella più elevata con 278,5 milioni di dollari. Spetta adesso al Tribunale decidere se approvare o meno questo maxi risarcimento deciso dalle parti che hanno trovato l’accordo.