L’intervento di prassi emanato il 17 novembre 2025 segna un passaggio importante nel sistema di identificazione fiscale dei soggetti non riconducibili alle persone fisiche. L’Agenzia delle Entrate introduce, infatti, nuove indicazioni operative per l’utilizzo del Modello AA5/6, il documento che permette a enti, associazioni, fondazioni e società prive dell’obbligo di presentare la dichiarazione Iva di ottenere il codice fiscale o comunicare variazioni riguardanti i propri dati anagrafici.
Il provvedimento aggiorna completamente le istruzioni diffuse nel 2009, sostituendole con un quadro più chiaro e coerente con le esigenze attuali. L’obiettivo è assicurare maggior precisione nella trasmissione delle informazioni e garantire strumenti più efficaci per la gestione dei rapporti tra contribuenti e amministrazione finanziaria.
La nuova modulistica diventa pienamente operativa dal 18 novembre 2025.
Modello AA5/6 aggiornato: un percorso verso maggiore trasparenza
L’aggiornamento nasce dalla necessità di rafforzare i controlli su un’area spesso caratterizzata da situazioni complesse, come trasformazioni giuridiche, fusioni o cessazioni di attività.
In questi contesti, la corretta identificazione dell’ente e dei suoi rappresentanti assume un ruolo fondamentale. Attraverso il nuovo quadro istruttivo, l’Agenzia delle Entrate mira a rendere più affidabile l’intero processo di attribuzione del codice fiscale e le procedure di comunicazione delle modifiche anagrafiche.
Si interviene, quindi, con uno strumento più agile e allineato alle attuali modalità di interazione digitale, promuovendo al tempo stesso un livello di tracciabilità più elevato.
Come potrà essere presentato il Modello AA5/6
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda le possibilità offerte ai soggetti obbligati per trasmettere il Modello AA5/6. Il provvedimento individua tre vie, pensate per adattarsi alle diverse esigenze organizzative degli enti:
- Consegna allo sportello dell’ufficio territorialmente competente – il modello potrà essere presentato in forma cartacea presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha competenza in base al domicilio fiscale dell’ente.
Questa opzione resta utile soprattutto per chi necessita di un confronto diretto o opera in contesti amministrativi meno digitalizzati.
- Invio tramite PEC – l’utilizzo della posta elettronica certificata rappresenta una soluzione già consolidata per molte realtà associative e permette una trasmissione sicura e tracciabile della documentazione.
- Utilizzo del servizio telematico “Consegna documenti e istanze” – attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia, diventa possibile inoltrare il modello online, senza recarsi presso gli uffici e senza ricorrere alla PEC. Questo canale favorisce una gestione più immediata e ordinata delle comunicazioni.
Indipendentemente dal metodo scelto, rimane obbligatoria la dichiarazione sostitutiva di atto notorio prevista dagli articoli 46 e 47 del Dpr 445/2000. Tale dichiarazione consente al firmatario di attestare la propria qualifica e la responsabilità con cui svolge l’adempimento. È un presidio essenziale per mantenere elevato il livello di affidabilità delle informazioni fornite all’amministrazione finanziaria.
Maggiore attenzione ai passaggi di rappresentanza legale
Tra gli aspetti sui quali il provvedimento pone un’attenzione particolare vi è la gestione dei cambi di rappresentante legale. Questo tipo di variazione è molto frequente soprattutto all’interno di organizzazioni che attraversano fasi di riorganizzazione, come trasformazioni dell’assetto associativo, fusioni o cessazioni.
Il rappresentante legale è, infatti, la figura che interagisce con la pubblica amministrazione in nome e per conto dell’ente. Per questo motivo, ogni modifica deve essere comunicata con puntualità e precisione. La nuova disciplina per il Modello AA5/6 rafforza la tracciabilità di tali passaggi, assicurando che l’Agenzia delle Entrate possa verificare in modo più rigoroso la correttezza dell’informazione e la continuità delle responsabilità.
Un sistema più affidabile nella gestione delle rappresentanze legali significa anche ridurre il rischio di contestazioni, ritardi o irregolarità nei rapporti con l’amministrazione fiscale.
Una modulistica pensata per semplificare
Sebbene il provvedimento introduca controlli più rigorosi, la filosofia alla base del nuovo impianto non è quella di appesantire gli adempimenti. Il nuovo Modello AA5/6 e le relative istruzioni nascono con l’intento di accompagnare gli enti verso una compilazione più intuitiva, capace di ridurre le incertezze che spesso caratterizzavano la versione precedente.
La chiarezza dei passaggi richiesti, l’ampliamento delle modalità di consegna e l’uso di strumenti digitali moderni contribuiscono a delineare un percorso complessivamente più semplice, pur mantenendo elevati standard di controllo.
Aggiornamento Modello AA5/6: passo avanti nella gestione anagrafica degli enti
L’aggiornamento normativo rappresenta, dunque, un tassello significativo nel processo di modernizzazione degli adempimenti anagrafici. Grazie al nuovo quadro operativo, gli enti non commerciali e le realtà che agiscono senza obbligo di dichiarazione Iva dispongono di uno strumento più coerente con le difficoltà che possono emergere nella gestione dei loro dati.
Il Modello AA5/6 assume così un ruolo rinnovato nel sistema fiscale italiano: non solo un modulo da compilare, ma un elemento fondamentale per garantire trasparenza, sicurezza e continuità nelle relazioni con l’amministrazione finanziaria.
Riassumendo
- L’Agenzia aggiorna istruzioni del Modello AA5/6 per enti e associazioni.
- Nuove regole operative in vigore dal 18 novembre 2025.
- Obiettivo: maggiore trasparenza e controlli sulle variazioni anagrafiche.
- Tre modalità di presentazione: sportello, PEC o servizio telematico.
- Obbligatoria la dichiarazione sostitutiva per attestare qualifica e responsabilità.
- Rafforzata la tracciabilità dei cambi di rappresentante legale.

