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Oggi: 12 Dic, 2025

Mail con il nome del direttore: il nuovo volto della truffa Agenzia Entrate sulle criptovalute

Una nuova truffa Agenzia Entrate sfrutta persino il nome del direttore, rendendo le e-mail fraudolente ancora più credibili e insidiose
3 settimane fa
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Foto © Pixabay

Negli ultimi giorni è tornato a crescere il numero di segnalazioni riguardanti un nuovo tentativo di raggiro che sfrutta indebitamente il nome dell’amministrazione fiscale. Una truffa Agenzia Entrate che punta a colpire soprattutto chi non ha familiarità con il mondo digitale o con il settore delle criptovalute.

Le comunicazioni fasulle arrivano via posta elettronica e utilizzano impropriamente l’identità dell’ente e del suo direttore (Vincenzo Carbone), con l’obiettivo di convincere i destinatari a versare somme non dovute.

Il contenuto delle e-mail truffa Agenzia Entrate

Il testo dei messaggi segue uno schema ben studiato. Le e-mail truffa contengono presunte contestazioni legate a investimenti in monete virtuali e citano due operazioni attribuite al destinatario.

Non è il primo tentativo di truffa Agenzia Entrate che sfrutta investimenti in criptovalute.

Queste operazioni vengono indicate come “verifica del wallet”, formula che potrebbe apparire tecnica o autorevole, ma che non ha alcun fondamento concreto. I presunti movimenti non sono accompagnati da informazioni che consentano una reale verifica: mancano codici, date, piattaforme coinvolte e ogni altro elemento essenziale.

Si tratta, dunque, di riferimenti generici, inseriti esclusivamente per creare un clima di allarme e far credere che l’Agenzia abbia individuato anomalie da correggere. Proprio questa vaghezza rappresenta uno dei segnali più evidenti della frode. Nella realtà non esiste alcun sistema automatico dell’amministrazione finanziaria dedicato alla verifica dei wallet crypto, né un controllo che possa essere comunicato in questo modo.

Una tecnica basata sull’autorità e sulla pressione psicologica

Le e-mail adottano un linguaggio volutamente poco chiaro. La struttura del messaggio sembra costruita per far perdere orientamento al lettore meno esperto e indurlo a seguire i passaggi richiesti, temendo conseguenze o blocchi sulle proprie attività.

Il riferimento a un nome istituzionale e alla possibilità di irregolarità fiscali è l’elemento centrale del tentativo di manipolazione.

Il meccanismo della truffa Agenzia Entrate ricalca, infatti, modalità già osservate in altri tentativi di phishing: viene invocata un’autorità riconosciuta per rendere credibile la comunicazione, si accenna a difficoltà imminenti o presunti blocchi amministrativi e si lascia intendere che l’unico modo per risolvere la situazione sia procedere al pagamento di una somma, quasi sempre non precisata nell’e-mail iniziale. L’effettiva richiesta economica, infatti, viene solitamente formulata solo dopo che il cittadino ha risposto al primo contatto, aumentando così le probabilità di successo del raggiro.

Nessun legame con l’Agenzia: l’invito a cancellare subito i messaggi sospetti

L’amministrazione finanziaria ha ribadito ancora una volta la totale estraneità a questo tipo di comunicazioni truffa. L’ente non invia avvisi attraverso e-mail generiche richiedendo pagamenti immediati, né effettua controlli sui portafogli digitali tramite messaggi automatizzati. Qualsiasi comunicazione ufficiale segue canali istituzionali ben precisi, che non prevedono procedure simili a quelle descritte nei messaggi falsi.

Per questo motivo, l’Agenzia suggerisce di eliminare immediatamente qualsiasi e-mail che presenti contenuti analoghi. La rapida cancellazione rappresenta il modo più efficace per ridurre il rischio di cadere in trappola, evitando così di avviare comunicazioni con soggetti che operano con finalità fraudolente.

Come evitare truffa Agenzia Entrate: informazioni corrette sulle imposte sulle criptovalute

Molti truffatori sfruttano la scarsa conoscenza del settore delle valute digitali. Le regole fiscali relative a questi strumenti, infatti, possono generare dubbi e incertezze, specialmente tra chi si avvicina per la prima volta agli investimenti in cryptoasset. Proprio queste incertezze vengono usate per rendere più credibile la comunicazione ingannevole.

L’Agenzia ricorda che l’unico modo per ottenere indicazioni affidabili è consultare le fonti ufficiali. Il sito istituzionale mette a disposizione una sezione aggiornata dedicata ai chiarimenti normativi. In alternativa, è possibile rivolgersi agli uffici territoriali oppure richiedere supporto a professionisti abilitati, come consulenti fiscali o altri intermediari competenti. Canali che garantiscono risposte certe e, soprattutto, prive di rischi.

Truffa Agenzia Entrate: verificare la veridicità dei messaggi ricevuti

In caso di dubbi sull’autenticità di un messaggio, è fondamentale evitare di rispondere o di cliccare su eventuali link presenti. L’Agenzia Entrate ha predisposto sul proprio portale una sezione specifica denominata “Focus sul phishing”, dove vengono raccolti esempi, avvisi e aggiornamenti relativi alle truffe più diffuse. Consultare questa area permette di confrontare il messaggio sospetto con quelli già segnalati.

Se, nonostante ciò, la situazione non appare chiara, resta sempre possibile contattare direttamente gli uffici tramite i recapiti ufficiali riportati sul sito istituzionale. Una semplice verifica può evitare di cadere in un inganno elaborato e prevenire la perdita di denaro o la diffusione di dati sensibili.

Riassumendo

  • Crescono le segnalazioni di una nuova truffa Agenzia Entrate via e-mail.
  • I messaggi citano false irregolarità su criptovalute per creare allarme.
  • Le e-mail sfruttano autorità e confusione per ottenere pagamenti indebiti.
  • L’Agenzia nega ogni legame e invita a cancellare subito le comunicazioni.
  • Per dubbi fiscali sulle crypto servono solo fonti e canali ufficiali.
  • Verifica messaggi sospetti tramite “Focus sul phishing” o uffici territoriali.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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