Licenziare badante straniera: ecco l’iter da seguire

Nel caso si voglia licenziare la badante straniera è bene sapere che ci sono regole da rispettare, ecco quali.
8 anni fa
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Quando si assume una badante straniera non ci si preoccupa di quelle che sono le pratiche da seguire in caso la si volesse licenziare in caso non si avesse più bisogno di lei o se si incrinasse il rapporto tra la dipendente e il datore di lavoro.

Qualora si voglia licenziare una badante, anche se non è necessario motivare la decisione, bisogna in ogni caso rispettare i termini di preavviso contenuti nel contratto. Prima di effettuare un licenziamento, quindi, è bene conoscere la procedura che va seguita per non incappare in qualche vertezza.

A meno che la badante in questione non si sia macchiata di una negligenza o di una colpa grave, quindi, bisogna rispettare quello che prevede la normativa.

La prima cosa da tenere presente è il termine di preavviso che prevede il contratto, termine che va calcolato dal momento che  la dipendente riceve la comunicazione di licenziamento. Il preavviso varia in base alle ore settimanali che la badante lavora e dall’anzianità di servizio.

Vediamo quali sono i tempi di preavviso nel lavoro domestico qualora la badante sia assunta a tempo indeterminato per almeno 25 ore settimanali:

  • se l’anzianità di servizio è inferiore a 5 anni servono 15 giorni di preavviso
  • se l’anzianità di servizio è superiore a 5 anni occorrono, invece, 30 giorni di preavviso.

Per rapporti di lavoro con un orario inferiore alle 25 ore settimanali il preavviso è

  • 8 giorni per anzianità di servizio fino a 2 anni
  • 15 giorni per anzianità di servizio superiore a 2 anni.

Per i rapporti, infine, che prevedono anche l’alloggio i tempi di preavviso si allungano a 30 giorni per rapporti di lavoro che sono durati meno di 2 anni e 60 giorni per quelli di durata superiore.

Se il datore di lavoro, per qualsiasi motivo, dovesse rinunciare al preavviso è bene sapere che alla badante dovrà essere corrisposta un’indennità sostitutiva pari alla retribuzione che avrebbe avuto lavorando nel periodo di preavviso.

I contributi dell’ultimo trimestre, inoltre, vanno pagati dal datore di lavoro entro 10 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Preavviso: quando non è dovuto

In alcuni casi, però, il preavviso per il lavoro domestico non è previsto ed è possibile, quindi, licenziare una badante straniera immediatamente. Questo accade se il contratto è a termine e scade, se la badante non supera il periodo di prova previsto contrattualmente o in caso di licenziamento per giusta causa.

Leggi anche: Licenziamento badante, via la maxi tassa di circa 1500 euro

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