Legge 104 e invalidità: non sempre viene riconosciuta | La Redazione Risponde

Non sempre agli invalidi spetta il riconoscimento della legge 104: ecco le motivazioni.
7 anni fa
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legge 104
Gentile redazione,
mi  chiamo   Fiorenzo  57 anni e  sono  coniugato.
Mia  moglie è  casalinga,  diabetica  da   tanti  anni  e  con un rene solo .  Il  rene  dx  tolto  5  anni  fa’  causa  grosso  tumore rivelatosi per fortuna benigno.
Effettuata visita per aggravamento,  ottenendo 80 %  di invalidità  e quindi l”assegno di invalidità  , ma   non   La legge  104 .
Pur essendo autonoma deve continuamente fare visite ed esami di controllo.     Io  lavoro  ancora  e quindi non posso accompagnarla mentre a volte lo vorrei.
Cosa posso  fare per  avere riconosciuta la legge 104  e  disporre delle  giornate di permesso per accompagnarla ?
Grazie. 

I benefici legati alla Legge 104 sono destinati all’assistenza dei disabili e i permessi e congedi retribuiti sono riconosciuti ai lavoratori che assistono familiari portatori di handicap grave o maggiorenni portatori di handicap grave.

La percentuale di invalidità riconosciuta ad una persona, pertanto, non è legata al riconoscimento o meno dei benefici legati alla Legge 104.

Per handicap grave si intende una minorazione fisica, psichica o sensoriale talmente grave da comportare difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa. La disabilità, per essere riconosciuta la Legge 104, deve essere tale da ridurre l’autonomia personale richiedendo l’assistenza permanente, continuativa e completa del soggetto.

Proprio per questo motivo l’handicap grave, per il quale viene riconosciuta la legge 104, non deve essere confuso con l’invalidità: un soggetto invalido, infatti, può avere delle ridotte capacità lavorative ma non lo svantaggio sociale che, invece, è legato all’handicap grave.

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