L’inflazione, i prezzi sempre più alti e i salari che non aumentano sono un problema serio. E lo sanno bene quegli italiani che sono a rischio povertà. E nell’ultimo periodo sembra andare sempre peggio. Nel nostro paese, infatti, almeno un lavoratore su 10 si trova sulla soglia di povertà e il confronto con i paesi europei è abbastanza impietoso. Il problema è sempre lo stesso: gli stipendi sono bassi e con l’inflazione, che ha causato un’ondata di rincari – che oltretutto non sembrano voler calare – la povertà è un dramma che riguarda da vicino sempre più persone.

Italiani sempre più poveri a causa degli stipendi bassi

L’ultimo report “Disparità retributive, precarietà e lavoro nel Lazio” – come scrive Money in un approfondimento sul tema del lavoro- ha sottolineato proprio questo fenomeno, definito lavoro povero, dove le persone lavorano per sopravvivere. In soldoni, si lavora solo per pagare le spese necessarie, bollette, affitti o mutui o spesa alimentare, ma per tutto il resto rimane ben poco se non nulla.
Aumentano anche i lavoratori che hanno dei salari inferiori a 10mila euro all’anno. Cifre molto basse che non permettono ai giovani di lasciare la casa dei genitori e alle famiglie di risparmiare. In Italia ci sono almeno 6 milioni di persone a rischio povertà, soprattutto stranieri, giovani e donne. I più penalizzati in questo ambito, ossia quelli che soffrono maggiormente l’incubo dello stipendio basso. Molti lavorano in condizioni precarie o con falsi part -time o addirittura lavorano in nero.

I dati parlano chiaro. In Italia ci sono milioni di persone che guadagnano annualmente meno di 10mila euro l’anno, numeri gravi, che nel confronto europeo ci mettono tra gli ultimi posti per per gli stipendi. E anche la qualità della vita ne risente. Vivere con questi stipendi, considerando anche l’inflazione e gli aumenti generali, è praticamente impossibile.

C’è chi fugge e chi resta

Ecco perché il tema ha fatto tornare in auge anche il concetto di lavoro povero o working poor. Ovvero quando un lavoratore non percepisce abbastanza per superare la soglia di povertà.

E l’Italia sembra proprio registrare numeri record se si parla di questo fenomeno. Immaginiamo di dover lavorare ma non riuscire a mettere da parte nulla. E’ quello che vivono milioni di persone, che a malapena riescono a pagare le spese necessarie. Il problema riguarda molti giovani che di fatto non possono staccarsi dalla famiglia o le famiglie con bambini che guadagnano poco e vivono in condizioni precarie. Mentre in Europa i salari aumentano, in Italia restano al palo. E così non sono solo più i giovani a fuggire ma anche gli adulti, che all’estero, a parità di mansione, riescono a guadagnare di più e vivere più felici.