Pronto il testo del nuovo decreto Dignità per reddito di cittadinanza e lavoro. Presto il Consiglio inizierà a discutere in merito alle possibili novità relative alla regolamentazione. Si prospettano importanti alleggerimenti sul meccanismo di causali delle scritture tra datore di lavoro e dipendente. Previste anche modifiche per i contributi di colf e badanti. Buone notizie anche per l’assegno unico.

Reddito di cittadinanza e lavoro, al via il nuovo decreto

Non mancano importanti novità sul decreto del nuovo reddito di cittadinanza, con un’ampia parte dedicata anche al lavoro.

Tra quelle più importanti spicca l’importante alleggerimento del meccanismo dei contratti a termine. A tal proposito la bozza libera dall’obbligo i contratti sotto i 12 mesi e quelli tra i 12 e i 24 mesi, inserendo invece causali più accessibili. Ciò significa che basterà motivare tali contratti con esigenze specifiche di natura tecnica, organizzativa e produttive previste dai contratti collettivi di lavoro. Lavoratore e datore potranno individuarle di comune accordo in assenza di previsioni contrattuali, ma anche per esigenze diverse, come quella di dover sostituire altri lavoratori.

Il mondo del lavoro sta cambiando e il nuovo Governo sta cercando dei sistemi per regolamentarlo e allo stesso modo alleggerirlo da imposizioni che negli ultimi anni hanno reso più complesso trovare un posto occupazionale. Nello stesso discorso vanno inserite anche le novità relative al lavoro occasionale, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Per quanto riguarda il decreto sul reddito di cittadinanza, le altre novità riguardano anche colf e studenti. Per loro è stata estesa la tutela Inali sugli infortuni. Non mancano però altre misure importanti, come quelle relative all’assegno unico per i ragazzi orfani di un genitore, ma anche l’alleggerimento delle sanzioni per coloro che hanno omesso versamenti contributivi sotto i 10 mila euro.

Le altre novità

Il caro badanti è un argomento che ha fatto discutere.

L’obiettivo del Governo è quello di rivedere e correggere alcune norme introdotte con il decreto dignità. A tal proposito per le colf viene vengono aumentati i minimi del 9,2% e raddoppiata la soglia Irpef da 1500 a 3000 euro la soglia dei contributi deducibili dal reddito. Tornado alla sicurezza sul lavoro, oltre alle colf, anche gli studenti potranno godere delle tutele Inali, qualora fossero impegnati nei percorsi scuola-lavoro. Un altro argomento trattato nella bozza è quello relativo ai contratti di espansione, ossia quelle formule contrattuali che consentono l’uscita anticipata ai lavoratori che hanno nuove prospettive di assunzioni in altre aziende. Le procedure per avviare tali contratti sono state prorogate al 2025.