Cosa fa il sindacato e quanto costa l’iscrizione? Può sembrare strano ma è proprio la disinformazione su queste due domande, per alcuni di facile risposta, a scoraggiare i lavoratori più giovani.

Che cosa fa il sindacato?

Le statistiche parlano chiaro: neppure la metà dei dipendenti sotto i 34 anni sa di cosa si occupa il sindacato. I numeri sono quelli riportati dalla Fondazione Di Vittorio (Cgil) a seguito di un’indagine che ha coinvolto un campione di oltre 31mila lavoratori. Per la precisione parliamo del 47,3%.

Il 18,8 dei lavoratori più giovani non si è iscritto a nessun aderito a causa dei costi, ritenuti troppo elevati. Quel “troppo” ancora una volta lascia intendere che non si conoscono bene né i vantaggi né le funzioni. E infatti più del 10% lo considera inutile.

Eppure proprio quando le cose si mettono male e si ritiene di subire mobbing o si teme di essere a rischio licenziamento, ecco che corrono a chiedere la consulenza di un sindacalista.

Di fronte ad una simile situazione, l’obiettivo dei sindacati dovrebbe essere proprio quello di “farsi conoscere”, guardando anche oltre il lavoro dipendente, in modo da coinvolgere pensionati e autonomi (e in quest’ultima categoria rientrano molti giovani).

Non sei ancora iscritto al sindacato della tua categoria?

E allora per rispondere alla domanda “cosa fa il sindacato”, basiamoci proprio sulle risposte di coloro che, invece, si sono iscritti. Il 42,4% gli riconosce “un un ruolo importante nell’affermare diritti e tutele”. Più nello specifico il 38% ha risposto “per tutelare i miei diritti come lavoratore”. L’ 11,4% parla più genericamente di “servizi utili” mentre il restante 8,3% ingloba proprio coloro che, come citato sopra, scoprono la funzione del sindacato in una situazione di criticità lavorativa.

Il sindacato serve a tutti i lavoratori e al lavoratore singolo

In effetti sono vere tutte queste risposte. Il sindacato rappresenta la voce delle categorie di lavoratori di fronte alle proposte di riforma (o alla mancanza di riforme più spesso).

Ed è l’ente che tutela anche il singolo lavoratore quando le condizioni di lavoro ledono alcuni diritti (mobbing, contrattazione salariale etc).

Il costo medio dell’iscrizione è di circa 100 euro l’anno (leggermente variabile tra le diverse sigle). In questa cifra rientrano i servizi di assistenza gratuita ma lo step ulteriore sarebbe quello di uscire dalla mentalità che porta a considerare solo il proprio orticello. Insomma non pensare alla funzione del sindacato solo quando diventa impellente per se stessi.