Grazie alle modifiche inserite nella Finanziaria, dal 1 gennaio 2023 le prestazioni occasionali rappresentano un introito più corposo sia per le famiglie che per le imprese, oltre che per i privati. Le prime avranno la possibilità di far ricorso al Libretto di Famiglia, mentre le imprese potranno adottare la prestazione occasionale fino a dieci dipendenti (prima cinque). Per tutti, il limite previsto dalla prestazione passa da 5mila a 10mila euro. Non solo, nel settore alberghiero e turistico, non valgono più i limiti cui erano soggetti gli operatori: età sotto i 25 anni, pensionati, disoccupati o percettori di reddito.

Rispetto alla normativa passata le aziende possono assumere qualsiasi lavoratore.

Nel settore agricolo, invece, viene abolita la prestazione occasionale per passare ad una disciplina semplificata, consultabili nella circolare 6/2023 dell’Inps.

Tipi di prestazioni occasionali

Sono due le tipologie di prestazione occasionale:

  • Per famiglie: soggetti senza p.Iva che possono accedere alla prestazione occasionale attraverso il Libretto Famiglia;
  • per imprese e professionisti: tutti i possessori di p.Iva (anche le PA) si interfacciano con la prestazione occasionale tramite il contratto di prestazione occasionale.

Limiti della prestazione occasionale

Per quanto riguarda i limiti, ecco le novità apportate con la Circolare Inps 6/2023:

  • Compenso per ciascun prestatore non superiore a 10.000 euro, rispetto ai 5.000 precedenti;
  • compenso per ciascun prestatore, verso uno stesso utilizzatore, fino a 2.500 euro;
  • Compenso per ciascun utilizzatore, verso la totalità dei prestatori, fino a 10.000 euro.
  • Numero massimo di dipendenti per le aziende che ricorrono alla prestazione occasionale portato da 5 a 10.

Inoltre, la ritenuta d’acconto del 20% sarà calcolata sul 75% del compenso; un’ulteriore agevolazione prevista per i titolari pensione di vecchiaia o di invalidità, studenti under 25, disoccupati e percettori di sussidi di sostegno al reddito.

Settore alberghiero e agricolo

Come abbiamo prima accennato, le imprese alberghiere e agricole vedono ampliati i proprio confini d’azione nell’ambito della prestazione occasionale.

Per le prime si tratta di un’apertura che permette l’assunzione indiscriminata di operatori; dal 1 gennaio 2023, quindi, tutti e non solo gli studenti under 25, i pensionati, i disoccupati ed i percettori di reddito, potranno lavorare come stagionali turistici.

Diversa la situazione per il settore dell’agricoltura; la Finanziaria 2023 ha abrogato la prestazione occasionale, che prevedeva la possibilità di impiegare solo studenti sotto i 25 anni, pensionati, disoccupati e titolari di sussidi di sostegno al reddito non iscritti nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.

In sostituzione, verrà adottata una nuova disciplina che prevede di semplificare il lavoro occasionale a tempo indeterminato, secondo i criteri che l’Inps rilascerà con un’apposita circolare.