È in vigore la nuova negoziazione assistita che introduce interessanti novità sul licenziamento. Cosa cambia per l’impugnativa dei licenziamenti? Ecco cosa si può fare nel processo civile se hai perso il lavoro ingiustamente.

Novità licenziamento, cosa cambia?

Dal 28 febbraio sono state introdotte importanti novità nel processo del lavoro. Tra le più importanti c’è l’estensione della negoziazione assistita in merito alle controversie sul lavoro. Tale negoziazione introduce l’assistenza di un avvocato e di un consulente del lavoro, così come previsto dalle modalità regolamentate dai principali Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.

Dunque, nei casi in cui la negoziazione è obbligatoria, le parti potranno facoltativamente usufruire di tale assistenza. Il Consiglio Nazionale Forense ha reso disponibili i modelli da compilare e inviare entro 10 giorni agli organi di certificazione previsti dal decreto. Tali organi sono:

  • enti bilaterali;
  • Direzioni provinciali del lavoro;
  • università pubbliche e private, nell’ambito di rapporti di consulenza con docenti di diritto del lavoro di ruolo;
  • Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  • consigli provinciali dei consulenti del lavoro.

Le importanti novità sul licenziamento non si concludono qui; altro importante cambiamento nella norma è infatti quello relativo all’abbandono del Rito Fornero, sostituito dal rito generale per le controversie sul lavoro. Tale rito comprende, oltre ai dipendenti, anche le figure dei soci-lavoratori e si riferisce all’impugnazione dei licenziamenti al fine di ottenere la reintegra del lavoratore.

Come cambia la procedura nel processo civile

Data l’anticipazione della disciplina transitoria prevista dalla legge di bilancio, le modifiche sul processo del lavoro sono state già introdotte nel nuovo iter legislativo. Tale decisione è esemplificativa di quanto il Governo stia accelerando sull’argomento. Proprio di recente, il Ministero dell’Interno ha rilasciato una circolare nella quale si comunica la nuova procedura semplificata relativa all’assunzione di stranieri nel nostro paese. Insomma, il mondo del lavoro è senza dubbio una priorità che gli organi statali stanno puntando con decisione e le novità sul licenziamento lo dimostrano.

Ma come cambia il processo civile alla luce del nuovo rito generale?

Il nuovo rito, in pratica, stabilisce che le cause del lavoro hanno la priorità su altri casi pendenti sul giudice, il quale ha la facoltà, qualora lo ritenesse opportuno, di ridurre i tempi del procedimento fino alla metà. Tra gli altri punti salienti è importante ricordare che eventuali questioni connesse possono essere trattate durante l’udienza di discussione congiuntamente. Un altro punto focale relativo alle novità sul licenziamento, è quello riguardante i licenziamenti discriminatori. Per quanto concerne tali cause, è possibile ricorrere a riti speciali previsti dal Codice delle pari opportunità. Con l’adottamento di riti speciali, sarà poi impossibile ricorrere in un secondo momento a un rito diverso, in quanto tale procedura diventa esclusiva.