Ogni tanto si legge la notizia su internet di qualche giovane (o anche meno giovane) che abbandona una carriera, a volte anche da laureato, per dedicarsi al “lavoro” su Onlyfans. Aldilà delle considerazioni morali e per quanto si possa criticare questa scelta, i numeri parlano chiaro. Può sembrare strano parlare di lavoro su Onlyfans tanto che anche noi lo abbiamo scritto tra virgolette. Eppure la pubblicazione di contenuti su questa piattaforma, esattamente alla stregua delle altre, può diventare un lavoro a tutti gli effetti.

Anzi ancor più che in altre piattaforme perché i guadagni su OnlyFans sono diretti (dietro abbonamento o per il singolo contenuto).

Quando ciò accade, è richiesta l’apertura della partita IVA per essere in regola. Ma come accorgersi che condividere video su Onlyfans è diventato un lavoro? E quale Codice ATECO corrisponde alla partita IVA per chi fa questo lavoro? Per quale regime fiscale optare?

Sono tutti dubbi leciti che chiariamo in questo articolo. Il fenomeno non è più marginale quindi l’esigenza di chiarezza si fa impellente per molti utenti.

Quando OnlyFans diventa un lavoro

Del resto nella quasi totalità dei casi, a spingere alla scelta di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno a questa diversa attività, sono proprio i guadagni alti. Quindi non dovrebbe stupire che siano delle regole fiscali da rispettare (apertura partita IVA e pagamento delle tasse) per il lavoro su OnlyFans.

Fino a che l’utente registrato come creator di contenuti utilizza la piattaforma in modo sporadico e occasionale resta possibile lavorarci a ritenuta d’acconto. In questo caso sarà sufficiente indicare eventuali guadagni nel quadro RL-Redditi diversi in fase di dichiarazione dei redditi. La differenza la fanno i guadagni e il numero di contenuti postati (o meglio la costanza giornaliera).

Supponiamo quindi di parlare ad un creator che ha avviato un vero e proprio lavoro su OnlyFans: quale partita IVA deve aprire?

Il regime fiscale

Rispondere a questa domanda implica in primis un chiarimento sul regime fiscale.

Come per le altre attività è possibile, se si perfezionano i requisiti, accedere al regime fiscale agevolato per le partite IVA. Il forfettario ha una soglia massima di guadagni annui consentiti fissata a 65 mila euro lordi. Oltre questo tetto scatta la partita IVA ordinaria. Fin qui tutto facile.

I codici ATECO

Più complessa è invece la questione dei codici ATECO visto che, come intuibile, il lavoro su Onlyfans non è inquadrato in modo specifico. Dai fotografi agli influencer: sono diverse le categorie che postano sulla piattaforma in modo continuativo e professionale.

In via generale il codice ATECO più usato per la partita IVA su OnlyFans è 47.91.10, che si riferisce al Commercio elettronico. Però, a ben vedere, non è propriamente corrispondente perché andrebbe usato per prodotti acquistati da terzi e non autoprodotti.

Ecco una tabella orientativa caso per caso:

Codice Ateco Tipo di attività su OnlyFans
73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari per chi promuove su OnlyFans prodotti o campagne pubblicitarie o di marketing, attirando clienti (ad esempio influencer)
59.11.00 – Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi per chi realizza video (gli streamer)
85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale per chi produce video di corsi di formazione sugli argomenti più disparati, dalla cucina alle criptovalute
96.09.09 – Altre attività di servizi per la persona nca ingloba attività diverse con scopo di intrattenimento

In base al codice ATECO scelto riportiamo anche i coefficienti di redditività per il calcolo della base imponibile:

  • codice 73.11.02: 78%;
  • codice 59.11.00: 67%;
  • codice 85.59.20: 78%;
  • codice 96.09.09: 67%.

 

Attenzione: gli iscritti alla Gestione Separata INPS devono applicare un’aliquota del 25,98% sulla propria base imponibile.

Lato fiscale è tutto: ora a voi le considerazioni sul lavoro su OnlyFans. Può essere socialmente considerato tale? Quali rischi ci sono dietro?