Continuano le proposte di lavoro che non trovano riscontro nell’offerta: anche in campo agricolo. Secondo le stime di Coldiretti per il lavoro in agricoltura, a partire dalla prossima primavera, serviranno almeno 100mila posti, per lo più dedicati ai giovani. Ma mancano le figure professionali, soprattutto i trattoristi, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0, come i piloti di droni, i meteorologi e gli informatici. Si tratta di profili specializzati, in grado di utilizzare le nuove strumentazioni a sostegno dell’agricoltura, oltre che generici, necessari per la raccolta di frutta e verdura.

Il ritorno degli italiani sui campi

Questi dati, presentati da Coldiretti in occasione dell’iniziativa “Lavoro per i giovani, in agricolture c’è”, analizzano il contesto lavorativo in un settore che sembra essere tornato alla ribalta. Soprattutto per gli italiani.

A causa della pandemia, infatti, lo scorso anno si è verificata una penuria di stranieri (soprattutto ai confini) che solitamente occupavano le mansioni di raccolta, con notevoli perdite per il comparto agricolo.

Ora, invece, sia per la fine del sussidio del reddito di cittadinanza, sia per la possibilità di accedere a posizione tecniche e più specializzate, i giovani italiani sono chiamati a “tornare in campo”, per risollevare un settore su cui punta molto il Pnrr.

Lo scorso anno, per avere dei termini di paragone, hanno trovato lavoro in agricoltura un milione di persone, il 32% delle quali con meno di 35 anni.

Meno burocrazia con il nuovo sistema di prestazione occasionale

Il voucher lavoro, reintrodotti nel 2023, puntano a semplificare le prestazioni occasionali, specie in settori come quello turistico e agricolo, per il quale è stata prevista una nuova disciplina.

Potranno accedere alle offerte di lavoro categorie più ampie rispetto a quanto accadeva in precedenza, che comprendono: disoccupati, pensionati, studenti, percettori di reddito di cittadinanza e di Naspi e i detenuti con permessi di lavoro all’esterno.

Il limite delle prestazioni viene fissato in 45 giornate massime di lavoro effettivo per ogni persona nell’arco di un anno.

La retribuzione sarà cumulabile con ogni tipo di trattamento pensionistico e non prevederà imposizione fiscale. Inoltre sono incluse anche tutte le forme di tutela di un contratto a tempo determinato.

Come fare domanda

Per rendere più rapida e semplice la ricerca di lavori occasionali in agricoltura, venendo incontro sia alla domanda che all’offerta, il Ministero del Lavoro ha autorizzato Coldiretti ad aprire il portale JobinCountry sul suo sito.

In questo modo le aziende possono proporre offerte di lavoro, intermediate dalla piattaforma per raggiungere quei profili idonei richiesti per la prestazione occasionale.

Un modo nuovo, semplice e veloce per permettere ai più giovani di accedere al mondo del lavoro agricolo attraverso forme di esperienza diversificate e coerenti con la propria formazione.