I voucher lavoro tornano nel 2023 con la nuova Legge di Bilancio e, rispetto alla versione passata, portano alcune novità e agevolazioni. Non sono ad esempio più presenti limiti per settori come il turismo e per le prestazioni stagionali nell’agricolo è prevista una nuova disciplina.

Un’altra importante novità riguarda il valore massimo dei voucher lavoro: una persona fisica o un’impresa può infatti ricorrere al contratto di prestazione occasionale e al Libretto di Famiglia per un tetto massimo di buoni lavoro di 10.000 euro (prima il limite era fissato a 5.000 euro).

Le modalità di pagamento restano invece le stesse.

Voucher lavoro: le novità dal 2023

La Legge di Bilancio 2023 modifica in parte ed integra (con la legge 197/2022, art.1 commi da 342 a 354) il D.L. 50/2017, che aveva ridimensionato l’utilizzo dei voucher.

Dalla loro introduzione, nel 2003, al 2015 erano passati da 2 milioni a 134 milioni: numeri sicuramente importanti che andavano ad attestare una crescita del fenomeno.

Dal 2017, con la digitalizzazione e l’abbandono del voucher cartaceo, si è registrato un netto crollo. Riprendendo sempre i numeri, dopo i primi tre mesi dall’abrogazione dei vecchi tagliandi, a ottobre 2017 erano coinvolte nell’utilizzo dei voucher 24mila imprese, 17mila lavoratori per un totale di 12 milioni di euro versati.

Nello stesso periodo del 2016 i buoni venduti erano stati 36 milioni, dal valore totale di 360 milioni. Risultavano coinvolti 400mila lavoratori.

Numeri distanti, preambolo a quella che è stata la definitiva caduta dei voucher lavoro.

L’intento era sicuramente nobile, cioè evitare abusi e violazioni, ma ha creato un sistema farraginoso in un dedalo di passaggi in netto contrasto con l’immediatezza e la praticità che avrebbe dovuto contraddistinguere questa forma di retribuzione.

Inoltre vi erano anche dei vincoli, come il limite di 5 dipendenti per le imprese e varie restrizioni per le assunzioni in agricoltura (studenti under 25, pensionati, disoccupati), oltre allo stop per l’edilizia.

Un perimetro più ampio

Con La Legge di Bilancio 2023, il sistema dei voucher viene quindi in parte ridisegnato, portando da 5 a 10 il numero massimo di dipendenti a tempo indeterminato di un’azienda che voglia ricorrere all’utilizzo dei buoni, ed estendendo il loro utilizzo anche nel settore dell’intrattenimento per attività con codice ATECO 93.29.1 (discoteche, night club).

Le novità in ambito agricolo non riguarderanno l’ampliamento della platea di lavoratori, che resta di fatto circoscritta a studenti under 25, pensionati, percettori di reddito e disoccupati e detenuti (sia in semilibertà che internati ammessi al lavoro esterno).

Viene tuttavia definita la cornice temporale del lavoro a tempo determinato subordinato occasionale non superiore a 45 giorni effettivi (il rapporto di lavoro può comunque durare fino a 12 mesi).

La condizione per fare riferimento a questa attività di natura stagionale è non avere avuto alcun tipo di rapporto lavorativo ordinario subordinato nei tre anni precedenti (pensionati esclusi).

Inoltre, è previsto un compenso minimo pari a tre ore lavorative, anche con una durata inferiore della prestazione.

Le sanzioni per le violazioni vanno dai 500 euro ai 2.500 euro.

Al momento nessuna menzione dei settori lavorativi esclusi (edilizia e affini, appalti di opere e servizi) che restano quindi ancora impossibilitati all’utilizzo dei voucher.