La situazione in Italia non si annuncia rosea nei prossimi mesi, ma se il nuovo governo in carica dovesse riuscire a mantenere gli impegni del Pnrr, nel 2023 il lavoro nell’edilizia potrebbe rappresentare la strada migliore per raggiungere la tranquillità economica. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrà affrontare numerose sfide, su tutte quelle connesse alla crisi energetica.

Ma centrale per la tenuta del sistema Italia sarà il modo con cui verrà gestito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e, dunque, il rapporto con l’Europa.

È il momento per la nuova premier di superare l’esame di maturità politica: messa in soffitta la polemica antieuropeista, utile soltanto come strumento di propaganda, la Meloni ha optato per figure di alto rilievo in Europa per la gestione di un rapporto che può essere decisivo, in questa fase, per l’Italia.

Una possibilità di crescita: lavoro nell’edilizia 2023, in arrivo centinaia di migliaia di assunzioni?

Giorgia Meloni dovrà dunque affrontare soprattutto due emergenze: la prima riguarda il caro bollette, la seconda ha al proprio centro l’attuazione delle scadenze previste dal Pnrr. Soltanto nel quarto trimestre del 2022, il nuovo esecutivo dovrà rispettare 51 scadenze, di cui dieci per la mission della Transizione Ecologica e nove per la digitalizzazione.

La posta in gioco per gli anni prossimi è ancora superiore e si giocherà un pezzo di futuro dell’Italia e degli italiani. Negli ultimi giorni sono stati diffusi alcuni dati da parte della Banca d’Italia: per quanto concerne il tema del lavoro, si stima che entro il 2024, anno in cui si raggiungerà la quota massima di spesa pubblica per il Pnrr, i posti di lavoro creati saranno oltre 300mila.

Il settore che trarrà il beneficio maggiore sarà quello delle costruzioni: lavorare nell’edilizia sarà la più grande opportunità nei prossimi due anni. Il problema sarà rispettare tutte le scadenze e quella sarà la prova del fuoco dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Le figure lavorative richieste nell’ambito delle costruzioni

Si tratta di una grande opportunità da non lasciarsi scappare. I lavori nell’ambito delle costruzioni sono estremamente variegati e si rivolgono praticamente a tutti: dalle mansioni più qualificate (che necessitano di specifiche lauree) a figure lavorative più generiche, ce n’è davvero per chiunque. Ma quali saranno le mansioni più richieste?
1. Operaio edile;
2. Muratore;
3. Geometra;
4. Direttore o Responsabile di cantiere;
5. Architetto;
6. Ingegnere edile;
7. Capo cantiere;
8. Addetto appalti, leggi e contratti.

Se tutto dovesse andare per il verso giusto, con una buona gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il lavoro nei prossimi anni, nel settore delle costruzioni, non dovrebbe mancare. Vedremo.

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