Il lavoro a Milano (o lo studio nel caso di studenti fuori sede) sta tenendo banco come tema di attualità nell’ultimo periodo per via delle manifestazioni contro il caro affitti. Pio e Amadeo ci hanno ironizzato su nel loro ultimo film e in tv Luciana Lettizzetto ha dedicato un monologo riprendendo i video di Case da Incubo a Milano. Ma di fronte alla realtà di alcuni studenti e lavoratori a Milano c’è ben poco da ridere. Il problema, ovviamente, non riguarda solo il capoluogo lombardo ma le grandi città in genere.

E infatti proprio in questi giorni, anche Roma e Napoli sono state teatro delle manifestazioni in piazza di studenti fuori sede. Accampati con le tende per le vie pubbliche hanno voluto dimostrare che vivere in queste città con il caro affitti e l’inflazione galoppante sta diventando impossibile. Eppure anche per chi lavora le cose non sembrano andare molto meglio.

A che costo trasferirsi a Milano per lavorare o studiare? C’è un limite a questo sacrificio (che forse pensavi di non superare mai e che invece molti oltrepassano in nome della laurea o della carriera)?

Affitti a Milano: quello che non pensavi di poter leggere negli annunci

Milano è la città universitaria più cara per i fuori sede. In un’analisi di che cosa si accetta pur di vivere e lavorare a Milano, quindi, non possiamo che partire dal caro affitti. La colpa? C’è chi se la prende con le tasse sugli immobili, chi con gli affitti brevi. Ma ha poco senso trovare un capo espiatorio. La verità è che servono aiuti pubblici.

600 euro o più per una stanza in affitto. E il peggio non è questo. Negli annunci raccolti da Case da incubo a Milano si legge veramente di tutto. Condizioni grottesche che farebbero anche ridere se non fossero tragicamente vere.

Voli da e per Milano al prezzo di viaggi intercontinentali

C’è anche un’altra questione che abbassa il potere di acquisto dello stipendio di chi lavora lontano da casa. A Milano o peggio ancora all’estero. Tornare dalla famiglia per i week end o le festività è un salasso. Converrebbe quasi chiedere ai parenti di fare una vacanza insieme. Ai siciliani la traversata può costare più di 300 euro. Anche in questo caso o si interviene con misure pubbliche o si fissano dei tetti ai prezzi per i residenti.

Lavoro a Milano, a che costo? 2 cose su cui riflettere

Ovviamente l’articolo non è un je t’accuse contro il capoluogo lombardo (che anzi è tra le poche città che offrono possibilità interessanti di lavoro ai neo laureati che restano in Italia). Il problema è a monte, nella mancanza di welfare e di controlli.

Voi che ne pensate? Andreste a lavorare a Milano o piuttosto tentereste la via del trasferimento all’estero?