Il mondo del lavoro non ha confini e per tante figure che spariscono, ce ne sono molte altre che fanno capolino. I lavori più strani del mondo hanno sempre affascinato, proprio perché fuori dalle righe, particolari e magari con più possibilità rispetto ad altri mestieri popolari. In Italia, infatti, si sta facendo conoscere una nuova figura professionale, quella dei cliccatori. Ovvero dei professionisti pagati per partecipare a dei click day, le procedure online usate dalle aziende per garantirsi l’accesso a fondi e bonus.

La richiesta inizia ad essere davvero tanta e per questo motivo esistono anche aziende pronte a reclutare queste figure lampo.

Arriva il mestiere di cliccatore, di che cosa si tratta e perchè le aziende lo cercano 

Ma chi sono i cliccatori? Nella pratica si tratta di persone pagate per lavorare poco tempo, a volte una ventina di minuti o anche meno, ricompensati solo nel caso in cui la pratica vada a buon fine. Insomma, lo stipendio non è assicurato, ma si basa sulla buona riuscita o meno della pratica. In soldoni, vince chi è più veloce e riesce a portare a termine l’operazione. Ecco perché, sono fondamentali una buona connessione internet; più veloce è meglio è, e una velocità anche da parte del cliccatore.

Quella del cliccatore è una professione che si adatta perfettamente alla gig economy. Non a caso sono spesso studenti e lavoratori free lance, già abituati a questo tipo di impiego, oppure chi sta molte ore davanti al computer, a fare domanda per diventare cliccatore. Un punto a favore, è anche il fatto che non servono particolari competenze, quindi chiunque può farlo. Alla fine bastano una buona connessione e ottimi riflessi, perchè la spuntano proprio i più veloci. E si sa, quando lo stipendio è legato a dei risultati, scatta quella voglia di farcela a tutti i costi.

Chi può candidarsi per diventarlo?

Oltre a chi lo fa come primo lavoro, il cliccatore professionista è anche una figura che può essere ricoperta da chi fa un altro lavoro ma vuole una seconda entrata.

Insomma, chi vuole arrotondare. C’è anche da dire che le offerte di lavoro per i cliccatori sono aumentate molto negli ultimi anni, soprattutto da parte di quelle piccole aziende poco digitali. Chi può candidarsi per diventare cliccatore quindi? Sicuramente chi ha una buona dimestichezza con il computer e chi ha la fortuna di una connessione veloce come già anticipato.

Un’azienda emiliana, ad esempio, in vista del bando Isi dell’Inail, ha deciso di reclutare proprio queste figure. Si tratta di una realtà di Modena e Reggio Emilia alla ricerca di cliccatori per 20 minuti, giusto il tempo necessario per il click e per fare lo screenshot, fondamentale per dimostrare di aver davvero partecipato e dimostrare la riuscita della pratica. Il pagamento è a provvigione e variabile. Ad esempio, il primo click vincente del team può guadagnare 4.500 euro lordi, il secondo 2.500 euro e via via a scendere.

Lavori più strani al mondo: i cliccatori, vince lo stipendio chi è più veloce

Insomma, chi non ha un lavoro o magari punta ad arrotondare potrebbe anche candidarsi come cliccatore, un lavoro ancora poco noto, sicuramente da identificare come uno dei lavori più strani al mondo. Il contratto dura pochi minuti e per guadagnare bisogna essere velocissimi ossia riuscire a portare a termine la pratica durante i click day a cui partecipano le aziende.