Nonostante viaggiare nel mondo sia ormai diventato relativamente facile ed economico, per alcuni posti i visti rimangono degli adempimenti burocratici noiosi e farraginosi. Molte località turistiche si sono organizzate con i cosiddetti Visa on Arrival, ovvero visti di ingresso applicati sull’aeroporto direttamente all’arrivo. Altre volte, invece, bisogna compilare questionari, fare pagamenti in anticipo e aspettare la risposta dal Ministero preposto o dall’ambasciata.

I visti per nomadi digitali sono invece dei permessi di residenza, rilasciati dai governi locali, semplici da ottenere e in grado di garantire al viaggiatore/lavoratore un periodo lungo di permanenza nel paese.

Cosa sono i visti per nomadi digitali

Dall’Europa ai Caraibi, dall’Africa al Sud America fino all’Asia: sono davvero tanti i paesi che permettono ai nomadi digitali di ottenere con estrema facilità questi visti.

Come abbiamo detto, si tratta di permessi di soggiorno temporanei, di lunghezza variabile in base alla destinazione, che però non consentono la ricerca di lavoro in loco.

Questo per garantire una nuova forma di turismo, più stanziale, qualitativamente migliore e potenzialmente interessata ad investire nel paese.

Vengono rilasciati ufficialmente dai vari governi, ma è possibile avere tutte le informazioni necessarie visitando il sito Nomad Embassy, dove potete trovare anche i link per l’applicazione ai visti.

Basandoci sui diversi requisiti che abbiamo analizzato, siamo riusciti a stilare una listi dei cinque paesi in cui è più semplice ottenere il visto di nomadi digitali, per velocità di applicazione, bellezza dei luoghi e requisiti nulli o minimi di reddito (alcuni paesi richiedono dei redditi minimi dimostrabili per rilasciare il visto).

  1. Anguilla

Destinazione da sogno, perfetta per chi ama i paradisi tropicali, Anguilla permette di ottenere un visto per nomadi digitali, destinato anche a studenti.

Il pagamento di una tassa di 2.000$ dà il diritto di vivere ad Anguilla per un periodo compreso tra 91 giorni e 12 mesi, senza dover dimostrare alcun reddito.

Solo la prova di un lavoro da remoto.

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  1. Capo Verde

Un mix perfetto tra Africa ed Europa, ben visibile nell’architettura delle pittoresche città, nel carattere dei socievoli abitanti e nella fantasiosa cucina creola; il tutto impreziosito da una favolosa cornice naturalistica. Capo Verde è un arcipelago di dieci isole al largo delle coste dell’Africa Occidentale. Meta turistica di richiamo, è anche un posto idilliaco per i nomadi digitali, che possono applicare online per il visto, per poi pagare una tassa di 34 euro all’arrivo.

La permanenza è permessa per sei mesi.

Tra i requisiti, bisogna dimostrare di avere un estratto conto di almeno 1.500$ negli ultimi 6 mesi.

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  1. Colombia

Destinazione dell’America Centrale, è cresciuta in maniera esponenziale dal punto di vista turistico negli ultimi 10 anni. Meta popolare tra i viaggiatori zaino in spalla, è ora una delle mete più ambite dai nomadi digitali, anche per la possibilità di rimanerci per due anni.

Requisiti base sono  il pagamento di 52$ per l’applicazione, più una tassa variabile dai 170$ ai 230 $ a seconda del paese di provenienza.

Bisogna dimostrare di guadagnare però almeno 900$ al mese, sia come dipendenti che come freelance.

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  1. Namibia

Conosciamo tutti la famosa foto del deserto con alberi spogli e dune rosse, che sembra un quadro. È reale e si trova in Namibia, in Africa Sud Occidentale. Affacciata sull’Oceano Atlantico, presenta dei paesaggi unici e di una bellezza indescrivibile. Ideale per un’esperienza immersiva tra natura, lavoro ed una cultura tutta da scoprire.

La buona notizia è che il visto costa 62$ ma, tra le altre cose, bisogna dimostrare di avere un introito minimo di 2.000$ mese per poter stare nel paese per un massimo di sei mesi .

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  1. Malesia

Astro nascente, anche se ormai consolidato, nel panorama turistico ed economico del Sud Est Asiatico, la Malesia è un paese dai mille volti, che strizza l’occhio all’Occidente, mantenendo intatte le sue tradizioni e il suo magnetico multiculturalismo.

Grazie ad un visto per nomadi digitali, è possibile restare a vivere in Malesia fino a due anni, pagando una tassa di 220$ per l’applicazione e dimostrando di avere un reddito minimo mensile di 2.000$.

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