Il governo rafforza l’attuale fase di crescita con un bonus lavoro dedicato ai Neet, i giovani dai 15 ai 29 anni non coinvolti in percorsi di studi o di specializzazione.

Si tratta di un importante incentivo volto a ridurre la platea di giovani in cerca di occupazione e senza particolari competenze, portando nuova forza lavoro per un totale di 70mila ingressi, utili a coprire quel vuoto occupazionale che affligge buona parte del mercato italiano.

Spesso si tratta di ragazzi che hanno abbandonato la scuola o hanno difficoltà a trovare un lavoro dopo aver conseguito il diploma.

Come funziona il nuovo bonus lavoro

Chi assumerà questa tipologia di figure potrà usufruire di una importante agevolazione:  per 12 mesi non pagherà il 60% della retribuzione lorda mensile imponibile ai fini previdenziali.

Le assunzioni dovranno partire dal 1 giugno 2023 e prevedere un contratto a tempo indeterminato  o di apprendistato di secondo livello (specializzante). L’incentivo non è previsto per i lavori domestici.

Si stima che entro l’anno potranno trovare lavoro circa 70mila giovani, oltre la metà con contratto a tempo indeterminato. Per gli altri il rapporto lavorativo sarà valorizzato dall’acquisizione di nuove competenze, in seguito all’apprendistato specializzante.

La copertura è di 80 milioni per il 2023 e (stimata) di 51,8 milioni per il 2024.

Possibilità di cumulare gli incentivi

Un’altra buona notizia viene dalla caratteristica di cumulabilità con altre agevolazioni, come ad esempio l’esonero totale per tre anni per chi assume under 36 a tempo indeterminato. In caso di accumulo, il bonus passa dal 60% al 20%.

Come accedere alle agevolazioni

I requisiti per l’accesso a questo bonus lavoro riguardano, oltre all’anagrafica dei neo assunti (minori di 30 anni), l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

L’incentivo verrà rilasciato fino alla disponibilità dei fondi, il cui esaurimento sarà immediatamente comunicato in concomitanza con lo stop ad ulteriori domande.

Giovani e lavoro: la necessità di creare competenze per l’occupazione

Quello dei Neet è un problema annoso, che si pensava di poter risolvere con l’acceso al Programma Garanzia Giovani, rivelatosi poi non sufficiente a soddisfare le attese di Bruxelles, che prevedono una riduzione dei Neet al 9%.

Il valore italiano è il più alto tra i Paesi della UE, un 23,1% che supera di ben 10 punti percentuali la media dei 27 stati.

L’unica soluzione passa, oltre che attraverso una massiccia assunzione, anche con la creazione di competenze che rendano i ragazzi appetibili sul mercato, ricercati e più facilmente occupabili.

Gli incentivi, come questo bonus lavoro, sono sicuramente un aiuto, ma vanno inseriti in una più ampia cornice di interventi a lungo periodo finalizzati a formare i giovani con le skill richieste dalle aziende.