Il mercato del lavoro è sempre in fermento. Cambiano le ricerche e i profili, così come i requisiti che devono avere i candidati per poter inviare il curriculum. Dopo la pandemia, in effetti, che ha bloccato molte assunzioni, le aziende hanno ripreso ad assumere e secondo un report di Anpal-Unioncamere, entro l’estate 2023 sono attese fino a 500 mila nuove assunzioni. Ma quali sono i profili più ricercati dalle aziende e in quale settore? In base al report realizzato dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e dall’ANPA sul fabbisogno occupazionale a medio termine, è possibile stimare la possibile evoluzione dell’occupazione per 35 settori e quindi il fabbisogno occupazionale considerando anche il livello di istruzione.

Boom di assunzioni entro l’estate: profili più richiesti nel 2023 e nel giro di 5 anni

A risaltare, sono i dati relativi al settore commercio e turismo, quelli che hanno sofferto maggiormente durante la pandemia. Nei prossimi 5 anni, invece, si stima una domanda di 750 mila occupati. Un numero davvero importante, che sembra confermare la piena ripresa del settore. Per quanto riguarda il comparto finanza e consulenza, invece, si stima un fabbisogno di 490-547 mila occupati soprattutto nel settore legato alla digitalizzazione. Cifre importanti riguardano anche i settori formazione e cultura, dove si prevedono fino a 553mila assunzioni, salute (498-502 mila unità) e costruzioni e infrastrutture (la previsione è di 339-376 mila unità).

Nel report, inoltre, si evidenzia come più passa il tempo più le competenze green avranno un peso fondamentale per le aziende. Il mercato del lavoro, infatti, girerà sempre di più intorno ai processi di transizione verde. Le stime, quindi, parlano di imprese e aziende pubbliche che fino al 2026 chiederanno ai candidati un’attitudine al risparmio e alla sostenibilità ambientale. Ciò dovrebbe portare a 2,6 milioni di potenziali occupati.

La pandemia, come ormai noto, ha cambiato del tutto il mondo del lavoro.

Lo smart working ha iniziato a spopolare, ma si sono affermati anche altri trend. Ormai si cercano o profili con alte qualifiche o, al contrario, quelli con basse qualifiche, mentre sembrano andare meno i profili con qualifiche medie.

500mila posti in arrivo

I settori in cui si è notata una forte richiesta di lavoratori sono quelli legati al tech. In particolare, il fabbisogno più alto risulta legato agli ingegneri, ma anche a specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali.

Molto quotati gli informatici, come lo sviluppatore di software, analisti programmatori, progettisti e ruoli simili, che rappresentano parte integrante del processo di digitalizzazione. Il cambiamento in atto determinato dagli ultimi scenari e il bisogno di nuova formazione, inoltre, ha fatto aumentare la richiesta di specialisti della formazione e della ricerca come professori o ricercatori.

Si nota anche un fabbisogno di esperti nelle scienze della vita, come i medici, ma anche tecnici della salute, come infermieri e fisioterapisti. Guardando al breve termine, quindi entro l’estate, il report sottolinea che si cercheranno almeno 500mila profili. A spiccare sono le figure legate al turismo come bagnini, magazzinieri, manutentori, camerieri, cuochi, istruttori sportivi e animatori. A vincere, in definitiva, sembra proprio la stagionalità delle occupazioni.