L’obiettivo è di quelli che possono cambiare il volto di un intero paese, se è vero che il lavoro è il punto cardine attorno al quale ruota un’intera nazione. In arrivo 600 mila assunzioni nel pubblico impiego. A comunicarlo è il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. A partire da questo 2023, e fino al 2026, è previsto l’inserimento di tante nuove risorse. Per il reclutamento di nuovo personale saranno indetti nuovi bandi di concorso e non solo. Vediamo nel dettaglio qual è il piano nazionale.

600 mila assunzioni nel pubblico impiego, il progetto

Si profila un quadriennio ricco di nuovi posti di lavoro, grazie al progetto previsto dal Governo per il rilancio della Pubblica Amministrazione. Lo scopo è quello di garantire il necessario ricambio generazionale e un efficiente turnover del personale, in perfetta simbiosi con quelle che sono le sfide legate al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’obiettivo sarà quello di assumere una media di 150 mila nuovi dipendenti pubblici l’anno, portando quindi il totale delle assunzioni a 600 mila nel giro di 4 anni. Tra gli step previsti al fine di reclutare nuovo personale ci sono non solo i nuovi concorsi pubblici in arrivo, i quali prevedono contratti a tempo indeterminato, ma anche assunzioni a tempo determinati legati al PNRR, oltre che corsi di formazione atti a formare nuovo personale.

Proprio a tal proposito, nei mesi scorsi è stato aperto un nuovo portale denominato inPA, il quale ha lo scopo di rendere più veloce e semplice il reclutamento dei migliori talenti da assumere nelle PA. A dare un’accelerata al nuovo piano ci sono stati diversi fattori: primo fra questi l’innalzamento dell’età media dei dipendenti pubblici, che negli ultimi tempi è salita a 50 anni. Inoltre, lo stesso numero dei lavoratori delle PA è sceso da 3,5 a 3,2 milioni, cosa che rende difficoltoso lo svolgimento delle operazioni in questo settore lavorativo.

Ma quali sono le figure professionali relative alle 600 mila assunzioni nel pubblico impiego? Al momento il ministro Zangrillo non ha offerto delucidazioni in merito, ma è facile immaginare che comprenderanno diverse risorse, sia laureate che diplomate, come ad esempio:

  • impiegati;
  • funzionari;
  • assistenti;
  • istruttori amministrativi;
  • istruttori tecnici;
  • personale dirigenziale.

Corsi, concorsi e come rimanere aggiornati

Come detto, oltre a sfruttare le graduatorie già in essere, saranno indetti nuovi concorsi al fine di reclutare nuovo personale e completare le 600 mila assunzioni nel pubblico impiego previste per il 2026. Per raggiungere un obiettivo così ambizioso, però, il Governo ha aperto un nuovo portale allo scopo di formare il personale e inserirlo nella maniera più semplice all’interno del mondo del lavoro. La piattaforma in questione si chiama Syllabus e comprende un ampio catalogo costantemente aggiornato atto ad offrire le migliori competenze ai nuovi dipendenti pubblici.

Gli iscritti a tale piattaforma potranno quindi seguire corsi di formazione e verificare le proprie conoscenze attraverso vari test. Ma come fare per rimanere costantemente aggiornati sulle 600 mila assunzioni nel pubblico impiego? Per farlo sarà necessario seguire le pubblicazioni dei prossimi bandi, i quali saranno disponibili sulla Gazzetta Ufficiale, sui Bollettini Regionali e sul nuovo portale inPA, oltre che sui siti online degli specifici enti che assumono nuovo personale.