La legge di bilancio per il 2026, approvata dal Governo il 17 ottobre 2025, introduce una misura fiscale dedicata al lavoro notturno e festivi nel settore privato.
Si tratta di un provvedimento pensato per compensare il disagio dei turni svolti in orari o giorni particolarmente gravosi, garantendo ai lavoratori un trattamento fiscale più favorevole, seppur limitato nel tempo.
Una tassazione agevolata per chi lavora in notturno e festivi
La novità consiste nella possibilità, per l’anno 2026, di applicare un’imposta sostitutiva pari al 15% sulle maggiorazioni e indennità riconosciute ai lavoratori che prestano la propria attività durante la notte o nei giorni festivi e di riposo.
Questa imposta sostituirà l’IRPEF e le relative addizionali regionali e comunali, offrendo un vantaggio economico diretto ai dipendenti interessati.
In sostanza, le somme corrisposte per i turni notturni o festivi verranno tassate in maniera più leggera, riducendo il carico fiscale complessivo. L’obiettivo è duplice: incentivare il lavoro in orari disagiati e riconoscere una compensazione economica per chi è chiamato a rinunciare a parte del proprio tempo libero o del riposo settimanale.
Chi può beneficiare della misura
Il provvedimento riguarda esclusivamente i lavoratori del settore privato con reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro nel periodo d’imposta 2025. Inoltre, il beneficio fiscale potrà essere applicato fino a un limite massimo di 1.500 euro lordi annui.
Questo significa che, per le maggiorazioni e indennità legate al lavoro notturno e festivi, l’imposta sostitutiva al 15% sarà calcolata solo fino al tetto previsto. Oltre tale importo, si tornerà alla tassazione ordinaria.
L’agevolazione sarà gestita direttamente dal datore di lavoro, che provvederà ad applicare la tassazione ridotta in busta paga.
Tuttavia, il lavoratore potrà decidere di non usufruire della misura, scegliendo la tassazione ordinaria IRPEF se più conveniente in base alla propria situazione fiscale.
I lavoratori esclusi dall’agevolazione sul lavoro notturno e festivi
Non tutti i dipendenti potranno beneficiare della nuova imposta sostitutiva. Sono infatti esclusi dalla misura:
- i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, disciplinati dall’articolo 5 della legge n. 287 del 1991;
- i lavoratori del comparto turistico, compresi quelli impiegati negli stabilimenti termali.
Queste categorie restano escluse perché già coperte da un diverso trattamento fiscale di favore. Tali lavoratori, infatti, sono già destinatari di un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde relative al lavoro notturno e alle prestazioni straordinarie effettuate nei giorni festivi. Il c.d. bonus lavoratori turismo. Tale trattamento, inoltre, non concorre alla formazione del reddito, risultando quindi già fiscalmente vantaggioso.
Un incentivo a lavorare nei turni più difficili
La misura rappresenta una forma di riconoscimento del sacrificio di chi lavora in orari scomodi o durante le festività. L’introduzione di un’imposta sostitutiva più bassa mira non solo a compensare il disagio, ma anche a rendere più attrattivo il lavoro nei turni notturni e nei giorni festivi, spesso difficili da coprire dalle imprese.
In un momento in cui molti settori lamentano difficoltà nel reperire personale disposto a lavorare su turni, la riduzione fiscale può diventare uno strumento utile per equilibrare esigenze produttive e benessere dei lavoratori.
Attesa per l’approvazione definitiva
Nonostante l’annuncio ufficiale del Governo, la misura non è ancora definitiva. Il testo della manovra di bilancio 2026 approvato dal governo dovrà, infatti, essere esaminato dal Parlamento, dove potrà subire modifiche o integrazioni prima dell’approvazione finale. Solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si potrà parlare di effettiva entrata in vigore.
Pertanto, per ora si tratta di una previsione in fase di definizione, e sarà necessario attendere l’esito del dibattito parlamentare per conoscere con certezza le modalità applicative e l’eventuale conferma dei requisiti.
Tassazione agevolata notturno e festivi: una misura temporanea ma significativa
Anche se limitata al solo anno 2026, l’iniziativa legata al lavoro notturno e festivi rappresenta un importante segnale di attenzione verso i lavoratori impegnati in turni particolarmente impegnativi. L’agevolazione fiscale, pur temporanea, può incidere positivamente sulle retribuzioni e incentivare una distribuzione più equa dei carichi di lavoro.
Il Governo ha scelto di concentrare la misura su un periodo annuale per valutarne l’impatto economico e occupazionale. In caso di risultati positivi, non è escluso che il beneficio possa essere rinnovato o ampliato negli anni successivi. Anche con eventuali correttivi per renderlo più stabile.
Riassumendo
- Prevista imposta sostitutiva del 15% per lavoro notturno e festivi nel 2026.
- Valida solo per lavoratori privati con reddito 2025 non oltre 40.000 euro.
- Agevolazione applicata dal datore di lavoro fino a 1.500 euro annui.
- Esclusi turismo, termali e somministrazione alimenti e bevande già agevolati.
- Misura temporanea per compensare disagio e incentivare turni difficili.
- In attesa dell’approvazione parlamentare definitiva della manovra 2026.