Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, il giorno 28 ottobre 2025, a due interventi che cambiano in modo concreto la gestione della sicurezza degli studenti e il riconoscimento del lavoro svolto nelle scuole delle isole minori. Si tratta di un decreto-legge sulla tutela nei luoghi di lavoro e di un disegno di legge rivolto agli istituti situati nei piccoli arcipelaghi. Insieme, i due provvedimenti mirano a proteggere chi studia e chi insegna, riducendo i rischi e valorizzando le comunità educanti più periferiche.
Non solo sicurezza sul lavoro: più tutela per gli infortuni a scuola
Gli infortuni a scuola per gli studenti, negli ultimi tempi, ha subito uno boom di denunce.
Un tassella importante del decreto sicurezza sul lavoro riguarda direttamente gli infortuni a scuola e, in particolare, quelli che possono verificarsi durante le esperienze di formazione in azienda.
Con il decreto-legge sulla sicurezza, la copertura assicurativa viene estesa anche agli incidenti che possono capitare lungo il tragitto tra casa (o altro domicilio) e il luogo in cui si svolge l’attività formativa. In pratica, se uno studente subisce un danno mentre si sposta per partecipare al progetto di scuola-lavoro, l’assicurazione interviene. È un passaggio importante perché riconosce come parte del percorso anche i momenti di spostamento, spesso trascurati ma non meno esposti a imprevisti.
Sempre sul fronte della prevenzione degli infortuni a scuola e durante le attività esterne, il decreto introduce un limite netto alle attività affidate agli studenti. Le convenzioni stipulate tra gli istituti e le imprese che ospitano i ragazzi non potranno più includere mansioni considerate ad alto rischio.
Questo divieto mira a escludere contesti produttivi o lavorazioni che, per natura, espongono a pericoli non compatibili con un’esperienza formativa. L’obiettivo è chiaro: i percorsi scuola-lavoro devono essere occasioni di crescita e orientamento, non ambienti in cui aumentano le probabilità di incidenti.
L’altro provvedimento: ruolo centrale all’INAL
Accanto alle misure di protezione diretta, viene potenziato anche il lavoro culturale sulla sicurezza. L’INAIL è chiamato a promuovere, all’interno delle scuole, campagne informative e progetti didattici dedicati alla salute e alla prevenzione. Queste iniziative troveranno spazio nell’insegnamento dell’educazione civica, così da far maturare negli studenti una consapevolezza stabile dei comportamenti corretti in ogni ambiente di lavoro. Conoscere i rischi, riconoscerli in anticipo e adottare pratiche prudenti è la base per ridurre gli infortuni a scuola e fuori di essa.
Il secondo provvedimento guarda, invece, alle realtà delle isole minori, dove lavorare nella scuola richiede spesso un impegno aggiuntivo per via dell’isolamento, dei collegamenti non sempre agevoli e della carenza di servizi. Il disegno di legge introduce misure specifiche per valorizzare il personale che presta servizio in queste zone. In concreto, è previsto l’attribuzione di punteggi aggiuntivi nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) a chi sceglie di insegnare in questi territori. È un riconoscimento tangibile che può rendere più attrattiva la destinazione e garantire continuità didattica agli studenti che vivono nelle isole.
Infortuni a scuola e non solo: più sicurezza e tutele
Le due linee d’azione — sicurezza nei percorsi formativi e valorizzazione delle scuole insulari — si tengono insieme in una visione che mette al centro la tutela dei giovani e il rafforzamento delle comunità scolastiche. Rendere più sicure le esperienze in contesto lavorativo significa anche dare più fiducia alle famiglie e agli stessi istituti che organizzano i progetti. Al tempo stesso, riconoscere il valore del personale impegnato nelle isole aiuta a mantenere alta la qualità della scuola pubblica in tutto il Paese, senza lasciare indietro i territori più piccoli.
Il messaggio politico sotteso è stato espresso con chiarezza dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha parlato di interventi pensati per tutelare gli studenti e chi vive quotidianamente la scuola. I percorsi di formazione in azienda devono essere un’opportunità, non una fonte di pericolo: i giovani devono poter acquisire competenze in sicurezza, sapendo che l’assicurazione copre anche gli spostamenti da e verso il luogo dell’attività. Sul versante territoriale, la scelta di sostenere le isole minori riconosce l’impegno di chi insegna e lavora in contesti che rappresentano un patrimonio unico del Paese.
Meno infortuni più scuola
In prospettiva, l’estensione della copertura agli incidenti in itinere e il divieto di attività ad alto rischio possono ridurre sensibilmente gli infortuni a scuola legati ai percorsi esterni, spingendo gli istituti a selezionare partner adeguati e a costruire progetti formativi più sicuri. Le campagne INAIL, integrate nell’educazione civica, possono diffondere prassi di comportamento responsabile, trasformando la sicurezza in una competenza trasversale utile per tutta la vita. Infine, i punteggi aggiuntivi per le GPS nelle isole minori possono favorire una maggiore stabilità del personale, con effetti positivi sulla qualità dell’offerta formativa.
Nel complesso, i due provvedimenti puntano a una scuola che mette al riparo gli studenti dai rischi superflui e che premia chi sceglie di lavorare in contesti più complessi. Una scuola in cui gli infortuni a scuola diminuiscono grazie a regole chiare, assicurazioni più inclusive e una cultura della prevenzione diffusa; e in cui la presenza di docenti motivati, anche nelle isole più piccole, diventa un elemento strutturale di equità educativa.
Riassumendo
- Estesa la copertura assicurativa agli infortuni nel tragitto casa-scuola durante la formazione.
- Vietate attività scuola-lavoro con elevato rischio per la sicurezza degli studenti.
- INAIL promuove campagne educative sulla sicurezza integrate nell’educazione civica.
- Valorizzato il personale scolastico delle isole minori con punteggi aggiuntivi nelle graduatorie.
- Obiettivo: ridurre gli infortuni a scuola e garantire esperienze formative sicure.
- Riconosciuto l’impegno dei docenti che operano in contesti difficili e isolati.