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Oggi: 13 Dic, 2025

Il medico competente sul lavoro: tra visite periodiche e salute dei lavoratori

Il medico competente è fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, monitorando i rischi e prevenendo eventuali danni
3 settimane fa
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medico competente
Foto © Pixabay

Il medico competente svolge un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, un aspetto che la legge italiana considera essenziale per il benessere dell’ambiente di lavoro.

Questa figura professionale sanitaria, nominata dal datore di lavoro, ha il compito di monitorare periodicamente le condizioni di salute dei dipendenti e di accertarsi che l’ambiente in cui lavorano non presenti rischi dannosi per la loro salute.

In base al Decreto Legislativo n. 81 del 2008, in particolare l’articolo 25, comma 1, lettera l), il medico competente ha l’obbligo di effettuare visite periodiche agli ambienti di lavoro. Queste visite non sono semplici formalità, ma una parte integrante del sistema di sorveglianza sanitaria.

L’obiettivo principale è garantire che i lavoratori siano idonei a svolgere le loro mansioni in condizioni di sicurezza, tenendo conto dei rischi specifici legati all’attività svolta.

Cosa fa il medico competente

Le principali mansioni di questa figura comprendono la valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, che include l’analisi di fattori come esposizione a sostanze chimiche pericolose, rumore, vibrazioni o amianto.

Inoltre, il medico competente è chiamato a gestire la sorveglianza sanitaria, attraverso visite mediche che accertano l’idoneità del lavoratore rispetto alle mansioni a lui assegnate. Ad esempio, in presenza di lavori che comportano il sollevamento manuale di carichi o attività svolte durante il turno di notte, il medico competente deve garantire che tali condizioni non comportino danni alla salute del lavoratore.

La visita sanitaria

Una delle fasi più cruciali del lavoro del medico competente è la visita sanitaria (ben diversa dalle visite fiscali previste in caso di malattia), che consente una verifica diretta dell’ambiente di lavoro, degli strumenti e delle attrezzature utilizzate, nonché dell’eventuale presenza di rischi non considerati precedentemente nel documento di valutazione dei rischi (DVR).

Questa valutazione può portare a identificare problemi non visibili a prima vista, ma che potrebbero compromettere la salute dei lavoratori, come l’inadeguatezza di alcune attrezzature o l’esposizione a fattori di rischio non correttamente gestiti.

Per quanto riguarda la frequenza di queste visite, la legge non stabilisce una periodicità fissa. Spetta infatti al medico competente definire la cadenza delle visite in base ai rischi specifici che caratterizzano l’ambiente di lavoro. In generale, la legge indica una visita annuale come riferimento minimo, ma se la situazione lo richiede, il medico competente può decidere una frequenza diversa. Ad esempio, se i processi produttivi sono particolarmente complessi o se i rischi in azienda evolvono nel tempo, potrebbe essere necessario un monitoraggio più frequente.

L’importanza delle visite periodiche

Qualora la periodicità delle visite non coincida con quella annuale, il medico competente è tenuto a comunicarlo in modo formale al datore di lavoro e a riportare tale informazione nel documento di valutazione dei rischi. Questa comunicazione scritta serve a garantire la trasparenza e l’adeguatezza della sorveglianza sanitaria, permettendo all’azienda di avere una chiara visione delle misure adottate per la tutela dei suoi dipendenti.

L’importanza di queste visite non è solo legata al rispetto delle normative, ma anche alla loro funzione di controllo e prevenzione. Le visite periodiche offrono al medico competente l’opportunità di analizzare la congruenza tra i rischi presenti e le mansioni effettivamente svolte dai lavoratori, ma anche di valutare le eventuali modifiche nelle condizioni di lavoro che potrebbero aver introdotto nuovi rischi. Cambiamenti nell’organizzazione del lavoro, nell’introduzione di nuove tecnologie o nella modifica degli strumenti utilizzati sono tutte variabili che il medico competente deve monitorare con attenzione.

Le sanzioni per il medico competente

La legge italiana prevede anche sanzioni nel caso in cui il medico competente non adempia correttamente al suo compito. In particolare, la mancata effettuazione delle visite ai luoghi di lavoro è considerata una violazione penale, con conseguenti pene che possono arrivare a tre mesi di arresto o ad una multa che varia da 569,53 a 2.278,14 euro.

Si tratta di un adempimento di grande rilevanza, poiché queste visite rappresentano un elemento fondamentale per la corretta gestione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro.

Conclusioni

In conclusione, il medico competente svolge una funzione centrale nel garantire che i lavoratori siano protetti dai rischi legati alle loro attività professionali.

Grazie alla sua azione di sorveglianza sanitaria, alla valutazione dei rischi e alle visite periodiche, contribuisce a mantenere un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Le leggi italiane in materia sono molto chiare riguardo agli obblighi di questa figura, riconoscendo il suo ruolo cruciale nella protezione della salute dei lavoratori.

Riassumendo il medico competente

  • Il medico competente tutela la salute e sicurezza dei lavoratori, monitorando rischi e salute.
  • È nominato dal datore di lavoro e gestisce la sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro.
  • Le visite periodiche sono necessarie per verificare l’idoneità dei lavoratori alle loro mansioni.
  • La frequenza delle visite è definita dal medico competente in base ai rischi aziendali.
  • Il medico deve comunicare eventuali modifiche alla periodicità delle visite al datore di lavoro.
  • La mancata visita comporta sanzioni, inclusi arresto o multa, secondo la normativa vigente.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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