Aumenti, costi folli, spese continue. Questo il leitmotiv dell’ultimo periodo. Sopravvivere all’aumento costante del costo della vita non è semplice e le brutte notizie arrivano a cadenza quotidiana: anche la tassa condominiale costerà di più complicando ulteriormente le cose a chi vive in condominio.

Spiegare perché ciò accada è semplice, tenendo presente i problemi che si stanno facendo più pressanti: le bollette dell’energia aumentano anche a livello condominiale, fanno lievitare i costi di gestione e amministrazione del condominio e le tasse correlate non possono che adeguarsi al picco verso l’altro.

Ci si aspetta un tragico al 50% in più che, per molte famiglie, si trasformerà nell’ennesima stangata difficile da digerire, soprattutto perché gli stipendi continuano a non adeguarsi all’emergenza e i soldi non bastano mai.

Il trend di aumento delle tasse condominiali

Gli aumenti delle tasse condominiali non sono certo una novità. Diventati significativi già nel corso dell’estate, con ottobre stanno subendo l’ennesima impennata: vivere in condominio costerà addirittura il 50% in più rispetto al passato. È Confartamministratori a spiegare la situazione, ribadendo come il prezzo dei servizi sia schizzato alle stelle in ogni ambito possibile perché, per tutti, i costi dell’energia non fanno che lievitare.

Un esempio pratico? Per gestire la pulizia del condomini e svuotare le fosse biologiche si spenderà un 40% in più in media. Tutti i servizi condominiali, dai più classici come la portineria aperta ai più sofisticati per condomini di lusso come la sicurezza interna, prevedono costi maggiori per chi li effettua e il tariffario non può che adeguarsi.

Un cane che si morde la coda e mette in crisi i già delicati equilibri economici familiari: ci sono più persone che lavorano in smart working e altre senza lavoro che passano più tempo in casa, con conseguente crescita dei costi energetici e di manutenzione generale.

Quanto costerà vivere in condominio di qui a un anno?

Uno scenario che non ha nulla di incoraggiante. Quali sono gli aumenti previsti per le tasse condominiali? Tenetevi forte perché non basterà un poco di zucchero per mandar giù l’amara pillola: gli amministratori condominiali, per il resto del 2022, preventivano spese più alte del 40-50% rispetto al passato. Il disastro non finisce qui perché, per il 2023, ci si aspettano addirittura aumenti del 100%.

Quindi, chi pagava 800 euro di spese condominiali all’anno si troverà a sborsare 1600 euro nel giro di poco tempo. Senza adeguamenti di stipendio, com’è facile intuire, pagare tasse e bollette per tempo diventa un’impresa impossibile.

Aumento della morosità tra condomini

Confartamministratori svela che, almeno al momento attuale, la percentuale di morosità tra gli inquilini è stabile al 10-12%. Ovviamente, però, ci si aspetta un progressivo aumento nei corso dei prossimi mesi, quando gli arretrati delle spese si accumuleranno e le tasse condominiali aumenteranno con un effetto valanga difficile da gestire. In alcune zone di Italia si contano già condomini senza luce e gas, staccati a causa dell’impossibilità di stare al passo con il caro bollette. Una china inevitabile soprattutto in zone meno ricche e più marginali delle città.

Mentre sempre più amministratori richiedono a gran voce che gli inquilini assumano atteggiamenti virtuosi, ovvero un utilizzo controllato e intelligente delle risorse senza sprechi, Abiconf (Amministratori Beni Immobili Confcommercio) suggerisce di:

  • correggere i bilanci dei singoli condomini proponendo rate straordinarie per le tasse condominiali;
  • concordare dilazioni di pagamento ai pochi fornitori di servizi disposti a incassare in più soluzioni.

I debiti, però, non fanno che accumularsi trasformandosi in un mostro difficile da sconfiggere.