Anche il 110 condominio ha i mesi contati. In attesa che il nuovo Governo si insedi (Giorgia Meloni, salvo colpi di scena, sarà il nuovo Presidente del Consiglio), la potenziata detrazione fiscale è agli sgoccioli quasi per tutti. E l’esecutivo che si andrà a formare sarà chiamato a dare indicazioni agli italiani su quali sono le intenzioni.

Intanto, al 30 giugno 2022 è già scaduto quello per i lavori sulle villette (unità abitative unifamiliari). In realtà, in questi casi, il superbonus spetta ancora anche per le spese fatte dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022 ma a condizione che, entro il 30 settembre 2022, il committente abbia effettuato almeno il 30% degli interventi complessivamente previsti (c.d. SAL 30%).

Per il condominio (ossia per lavori fatti sulle parti comuni dell’edificio condominiale), invece, la scadenza è stabilita al 31 dicembre 2023. Il beneficio continuerà anche alle spese del 2024 e 2025 ma con percentuali ridotte.

Il 110 condominio è solo per il 2023

Volendo andare nel dettaglio del 110 condominio, attualmente, sulla base di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, il calendario scadenze stabilisce che, la misura del beneficio fiscale si mantiene al 110% solo per un altro anno. Quindi, fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

Poi la di detrazione per i lavori trainanti e trainati, scende al

  • 70% per le spese sostenute nel 2024
  • 65% per le spese sostenute nel 2025.

Questo significa che se il condominio fa spese da superbonus nel 2023 e nel 2024, su quelle del 2023 la detrazione sarà del 110% mentre su quelle del 2024 sarà del 70%.

Una percentuale di sgravio fiscale per i costi del 2025, invece, che si avvicina quella del bonus ristrutturazione (ossia 50%).

Nelle intenzioni del nuovo governo Meloni sembra, tuttavia, esserci quella di un superbonus 65% per tutti, ossia una percentuale unica di detrazione per tutte le tipologie di bonus casa oggi previsti.

Il superbonus per l’edificio con doppio appartamento

Sullo stesso piano del 110 condominio ci sono anche le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione, per i lavori effettuati su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.

Ciò anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.

Si pensi ad un edificio formato da due appartamenti ognuno con la sua distinzione catastale (sub 1 e sub 2). Anche in tale situazione, il 110 è solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Poi per le spese del 2024 e 2025, la detrazione scende rispettivamente al 70% e 65%.