“Chi afferma di voler difendere il diritto al lavoro fa sempre riferimento al primo articolo della costituzione italiana, dimenticandosi puntualmente di tutelare il diritto alla felicità, che invece dovrebbe essere il vero diritto sul quale fondare la Costituzione di ogni paese del mondo”, afferma Mirco Mariucci.

Oltre all’attività in sé, infatti, bisogna considerare anche l’aspetto fisico e mentale di ogni lavoratore. In caso contrario, infatti, si rischia di incorrere in spiacevoli situazioni che possono anche sfociare in delle malattie.

Proprio soffermandosi sui giorni di assenza a causa di malattie è bene sapere come funziona la visita fiscale da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Assenze per malattia: fasce di reperibilità

I lavoratori in malattia devono essere reperibili durante le fasce orarie stabilite. Entrando nei dettagli, così come si legge sul sito dell’Inps:

“Le fasce di reperibilità cambiano tra settore privato e pubblico. I lavoratori privati devono essere reperibili nelle fasce 10-12 e 17-19. Quelli pubblici, invece, nelle fasce 9-13 e 15-18. In caso di assenza alla visita domiciliare, il lavoratore viene invitato a recarsi presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS, in una data specifica. Per non incorrere in azioni disciplinari da parte del datore di lavoro, è tenuto a presentare una giustificazione valida per l’assenza”.

Visita fiscale Inps: casi di esonero

Vi sono comunque dei casi in cui si ha diritto all’esonero dalla visita fiscale. Ovvero se il lavoratore non si trova in casa perché deve svolgere delle visite mediche o perché deve ritirare dei referti medici inerenti la malattia per cui non si è assenti dal posto di lavoro. Stesso discorso nel caso in cui un lavoratore debba lasciare la propria casa per farsi somministrare le cure.

Tra gli altri motivi si annoverano visite a parenti stretti o ad amici ricoverati, se gli orari di visita coincidono con quelli della visita fiscale.

Ma non solo, anche attività di volontariato che non peggiorano le condizioni di salute del lavoratore. Sempre soffermandosi sui casi di esonero si annoverano anche stato di infortunio sul lavoro o malattia professionale; malattie legate a patologie che richiedono cure salvavita e malattie legate a invalidità del dipendente pari almeno al 67%.

Il medico dell’Inps può inoltre stabilire che determinate malattie possono comportare l’esonero dalla visita fiscale. Tra queste si annoverano infarti, trapianto di organi, intossicazioni acute e insufficienze respiratorie acute. Ma non solo, anche infezioni gravi come l’Hiv, neoplasie e trattamenti chemioterapici, stati vegetativi. In ogni caso, per poter essere considerati motivi validi per assentarsi è necessario che giungano conferme in merito da parte del medico.

Lavoratore non reperibile: sanzioni

Se un lavoratore non è in casa durante le fasce di reperibilità, rischia delle sanzioni, che vengono sottratte direttamente dalla sua retribuzione. Ovvero 100% dello stipendio per i primi dieci giorni di assenza e 50% per i giorni seguenti. Il lavoratore, comunque, ha quindici giorni di tempo per giustificare la sua assenza e riuscire a evitare spiacevoli inconvenienti.