Quando l’applicazione delle regole in senso rigido e scrupoloso rischia di trasformarsi in accanimento fiscale? Sta facendo il giro del web la storia dell’uomo multato per aver dimenticato 4 centesimi dall’importo del versamento INPS. E’ stato proprio il protagonista di questa vicenda a raccontare alla stampa l’accaduto: Paolo Ferigo, di Paularo, piccolo comune nel Friuli Venezia Giulia, si è rivolto al Messaggero Veneto per dare la sua testimonianza, non senza rammarico. Trovandosi a fare un versamento INPS per la cifra totale di 1.974 euro, l’uomo ha omesso per dimenticanza o superficialità i 4 centesimi.

Certo non avrebbe immaginato che l’Inps li avrebbe richiesti indietro ma che, soprattutto, avrebbe applicato una sanzione per il mancato pagamento di una cifra tanto irrisoria. Ad aumentare la sensazione di essere vittima di accanimento del Fisco, anche la rapidità con la quale la multa è stata comminata e notificata (l’Inps non poteva più semplicemente addebitare i 4 centesimi nel versamento successivo?).

Ma la beffa non finisce qui: l’uomo, di professione elettricista, ha eseguito diversi incarichi per enti pubblici e ogni anno accumula un credito di circa 25-30 mila euro nei confronti della Pubblica Amministrazione. “Le piccole imprese sono tartassate” ha commentato amareggiato. L’importo della sanzione nello specifico è di soli 14 euro e 83 centesimi ma appare comunque grave se si tiene conto di quanto fosse esigua la portata dell’errore di calcolo al momento del pagamento Inps. Rivoltosi alle istituzioni, l’uomo non ha ricevuto alcuna rassicurazione sulle forme di tutela a sua disposizione. Motivo per cui ha deciso di raccontare la sua paradossale storia alla stampa. E in poche ore la sua testimonianza ha fatto il giro del web, suscitando amara ironia e polemiche.