Vendere un oggetto su eBay è diventato rischioso. La caccia agli evasori si è ormai estesa a tutto campo al punto che utilizzare il noto sito di aste online per vendere merce nuova o usata è passibile di accertamento fiscale se non si versano le dovute imposte.

Tutte le transazioni, come noto, sono tracciate e i pagamenti avvengono quasi sempre per via elettronica per cui le prove dell’avvenuta compravendita sono certe e definite nell’importo e nel tempo. Non solo, eBay comunica periodicamente al fisco tutte le movimentazioni per ogni singolo utente che finiscono in una banca dati consultabile dalle autorità fiscali, tanto quanto i conti correnti.

Le vendite su eBay sono tracciate

Cosa significa questo? Detto così sembra che siamo tutti spiati e controllati, il che è anche vero, però è altrettanto vero che occorre fare distinzione fra venditori professionali e venditori occasionali. I primi sono tenuti a registrare la propria contabilità e quindi a dichiarare i redditi al fisco (anche quelli derivanti da vendita tramite eBay) per poi pagarci sopra le imposte, mentre i secondi no. Questo non esclude però controlli da parte della Guardia di Finanza in tema di lotta all’evasione. E se un venditore non fosse in grado di dimostrare la provenienza del denaro sul proprio conto bancario o fosse dimostrato che detto denaro rappresenta reddito soggetto a imposizione fiscale, potrebbe subire accertamento fiscale.

I controlli incrociati del fisco

Detto questo, quante probabilità ci sono che un venditore occasionale venga pizzicato dal fisco e debba rispondere di evasione fiscale? I controlli incrociati fra le varie banche dati dei conti correnti con le dichiarazioni dei redditi sono diventati attività di ordinaria amministrazione e quindi basta poco per finire nelle grinfie del fisco. Tuttavia, un’attività di controllo sistematico su milioni di transazioni quotidiane su eBay richiederebbe uno sforzo immenso da parte dell’Agenzia delle Entrate per colpire ogni possibile evasore con costi ingenti che graverebbero sulla spesa pubblica.

Ciò non toglie che il fisco stia affilando le armi per colpire gli evasori online, non solo tramite eBay. In futuro, quindi, è probabile che nel modello di dichiarazione dei redditi diventerà obbligatorio indicare anche i ricavi rinvenenti da vendite su eBay in modo tale da responsabilizzare anche i venditori occasionali.

Cosa dice la Corte di Cassazione

Al momento, non esiste una normativa precisa che regolamenti le attività fiscali da vendita tramite eBay, tuttavia la Corte di Cassazione, in una recente sentenza (numero 26987 del 2019), ha avallato la richiesta di accertamento della Guardia di Finanza sulla base dell’elenco delle operazioni commerciali fornite da eBay. Tale sentenza si basava sul processo verbale di contestazione redatto dalla Finanza in cui compariva l’elenco delle operazioni commerciali di vendita soggette a imposizione fiscale del presunto evasore. Le attività di controllo, mediante incrocio dei dati, sono quindi lecite e i dati forniti da eBay possono essere utilizzati per accertamenti di merito.