Vediamo se un insegnante può avere un secondo lavoro a partita IVA. Ovverosia, se il ruolo di docente può essere compatibile pure con l’esercizio di un’attività di lavoro autonomo. Perché non sempre l’attività del docente, ai sensi di legge, è conciliabile con le attività professionali.

Per esempio, come riportato da ItaliaOggi.it, per i professori il lavoro della docenza a tempo pieno e la partita IVA risultano essere non solo inconciliabili. Ma può prefigurarsi, per chi si chiede se un insegnante può avere un secondo lavoro a partita IVA, pure il danno erariale.

Un insegnante può avere un secondo lavoro a partita IVA?

Quindi, un insegnante con la docenza a tempo pieno non può avere un secondo lavoro a partita IVA. Mentre diverso è il discorso in caso di lavoro a scuola in modalità part-time. In tal caso, infatti, l’attività di lavoro autonomo può essere compatibile con la docenza part-time. Ma in ogni caso, a partire dagli orari, tra i due lavori non deve esserci conflitto. Come peraltro già riportato in questo articolo.

In linea generale, inoltre, riguardo a se un insegnante può avere un secondo lavoro a partita IVA, i casi di incompatibilità sono tanti. In più, anche se l’attività di lavoro autonomo dovesse essere compatibile, il docente della scuola pubblica deve sempre chiedere ed ottenere l’autorizzazione. Da parte del dirigente scolastico.

Il docente nel settore privato può esercitare anche un’altra attività?

Chiarito, per il settore pubblico, se, come e quando un insegnante può avere un secondo lavoro a partita IVA, tutto cambia invece. In caso di insegnamento nella scuola privata. In tal caso, infatti, i casi di compatibilità per svolgere due lavori sono sulla carta subordinati solo alle condizioni di contratto stipulato. Ovverosia, quelle che regolano il rapporto tra la scuola privata ed il docente.

Ma anche in tal caso, per sicurezza e per fugare ogni dubbio, prima dell’eventuale apertura della partita IVA è sempre bene informare il dirigente scolastico.