“Ci sono soltanto due mezzi per pagare i debiti: sforzandosi di aumentare il reddito, sforzandosi di diminuire le spese”, affermava Thomas Carlyle. Proprio il reddito e le spese sono due voci a cui tutti dobbiamo prestare attenzione. Questo perché al diminuire dei costi sostenuti, aumentano i risparmi a nostra disposizione. La crisi economica in atto, segnata da un preoccupante aumento dei prezzi, però, di certo non aiuta.

Se tutto questo non bastasse, non tutti possono beneficiare su un’entrata fissa mensile data da un posto di lavoro.

In tale ambito giungono in aiuto alcuni sussidi messi in campo dal governo, come ad esempio il reddito di cittadinanza. Proprio il sussidio targato Movimento 5 Stelle, però, è oggetto di modifiche dall’attuale governo Meloni. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Ultimissime reddito di cittadinanza: base a 500 euro e durata di un anno con rinnovo

Nel corso dell’evento “Il lavoro al centro” di Fondimpresa, svoltosi a Roma, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha reso noto che a breve verrà ufficializzato il nuovo decreto inerente la riforma del reddito di cittadinanza. Quest’ultimo, stando alle ultime in merito, sarà sostituto da un nuovo sussidio denominato MIA, ovvero Misura di inclusione attiva. Proprio la Mia dovrebbe fare il suo debutto già quest’anno, dopo i sette mesi di proroga concessi ai beneficiari del reddito di cittadinanza con la Legge di bilancio 2023.

Presumibilmente le domande potranno essere presentate a partire da settembre dagli occupabili. Ovvero i soggetti che possono lavorare e che non hanno in famiglia disabili, minori o anziani. Gli occupabili si vedranno erogare il sussidio fino ad agosto. In tutti gli altri casi, invece, l’addio definitivo al reddito di cittadinanza e il benvenuto alla Mia avverrà a partire dal 1° gennaio 2024.

Soffermandosi sull’importo, sembra che quello base dovrebbe essere lo stesso garantito dal reddito di cittadinanza.

Si dovrebbe partire, quindi, da un assegno mensile pari a 500 euro. Sono previste comunque delle maggiorazioni a seconda del numero di membri del nucleo famigliare. Nel caso in cui vi siano soggetti inoccupabili, il sussidio durerà un anno con possibilità di rinnovo.

Se, invece, si tratta di persone occupabili, l’importo dell’assegno sarà più basso, ovvero pari a 375 euro. In quest’ultimo caso per un periodo di tempo limitato e non sarà rinnovabile. L’esecutivo, inoltre, sta valutando la possibilità di continuare a garantire o meno il rimborso per l’affitto, che ad oggi può arrivare fino a 280 euro al mese. Al momento comunque sono solo ipotesi. Si deve attendere il decreto ufficiale, infatti, per sapere come funzionerà effettivamente la Mia.