Cessione del credito: poche gioie, molti dolori. Ristrutturare casa non è di certo un gioco da ragazzi. Tanti, d’altronde, sono i costi con cui dover fare i conti e non sempre si dispone della liquidità necessaria per riuscire a sostenerli. Non stupisce, quindi, che i vari bonus edilizi, tra cui il Superbonus 110%, abbiano attirato in poco tempo l’interesse di un gran numero di persone e aziende.

Allo stesso tempo, però, come ben sappiamo, non mancano le criticità e le polemiche in merito.

Se tutto questo non bastasse, in base alle ultime stime, queste potrebbero essere le ultime settimane per la cessione del credito. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Ultime settimane per la cessione del credito, il giochetto si è rotto?

Abbiamo già avuto modo di vedere come sempre più persone hanno paura di cedere il credito d’imposta per il Superbonus 110%. Sempre soffermandosi su quest’ultimo, inoltre, non sono passati inosservati gli ultimi dati, in base ai quali rimarrebbero ancora poche settimane a disposizione per ottenere la cessione del credito.

Questo è quanto si evince da una relazione della Commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario e finanziario, così come riportato dal Corriere della Sera. A quanto pare, bisogna sapere, al momento sono disponibili solamente quattro miliardi di euro di impegni da poter assumere. Vuol dire, quindi, che gli istituti di credito hanno ormai poco margine a disposizione per quanto concerne la cessione del credito. Entrando nei dettagli si stima che, se si dovesse proseguire con il ritmo attuale, lo spazio rimanente potrebbe essere occupato nell’arco di meno di trenta giorni.

Bonus edilizi in attesa dello sblocco

Una situazione che non passa di certo inosservata e per cui si rivela necessario attuare degli interventi ad hoc. A tal proposito, ad esempio, come riportato sempre dal Corriere della Sera, la soluzione potrebbe essere quella di optare per una quarta cessione del credito.

Quest’ultima potrebbe essere effettuata a favore dei clienti titolari di partita Iva e professionisti. In tal caso se una banca ha acquistato a 100 euro un credito a 110, può consentire al proprio cliente che deve pagare un F24 da 110 euro di regolare la propria posizione con 105 euro. Una soluzione che conviene ad entrambi e che consentirebbe di sbloccare la matassa.

Sempre in tale ambito, inoltre, si richiede un intervento mirato da parte dell’Agenzia delle Entrate, dato che la norma del decreto Aiuti bis solleva da responsabilità i cessionari, eccetto in caso di dolo o colpa grave. A tal fine, quindi, si richiede che vengano ben delineati i confini della colpa grave, in quanto questo aspetto finisce per disincentivare l’utilizzo di tale misura. Al momento comunque, è bene sottolineare, ancora nulla è dato per certo. Non resta quindi che attendere le prossime settimane per vedere come si evolverà la situazione e se verranno introdotte ulteriori misure al fine di sbloccare la cessione del credito.