La tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza, spetta oppure no? Perché non manca molto, per tanti pensionati, per la maggiorazione sul cedolino. Che è rappresentata proprio dalla gratifica natalizia. E per i percettori del sussidio, inoltre, è allo stesso modo prevista una maggiorazione? E quindi un accredito aggiuntivo sulla carta PostePay?

Oppure quella della tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza è, in tutto e per tutto, solo una leggenda metropolitana? Vediamo di fare chiarezza in merito. Considerando anche il fatto che sul reddito di cittadinanza ci saranno dal 2022 importanti novità.

La tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza, spetta oppure no?

Per la tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza, se spetta oppure no, la risposta è solo una. Ovverosia, al sussidio non è collegata la gratifica natalizia. Quindi, nel prossimo mese di dicembre del 2021 non ci sarà alcuna maggiorazione degli importi. Rispetto a quelli standard spettanti anche in base alla scala di equivalenza.

Per il semplice fatto che l’RdC è proprio una misura di sostegno al reddito. Un aiuto economico che non è assimilabile allo stipendio dei lavoratori. Oppure alla pensione INPS percepita dai pensionati. Quindi, la tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza non spetta. E di riflesso non c’è nemmeno la quattordicesima.

Quali sono gli importi aggiuntivi che possono essere accreditati sulla carta RdC

Chiarito che la tredicesima mensilità sul reddito di cittadinanza non spetta, ai percettori comunque, fino alla fine del corrente anno, viene riconosciuto un importo aggiuntivo. Alle famiglie che percepiscono il sussidio e che hanno figli minori. Con l’accredito della somma aggiuntiva che, peraltro, è in automatico senza alcun bisogno di presentare la domanda all’INPS.

Si tratta, nello specifico, dell’assegno temporaneo INPS figli minori che, per il 2021, viene riconosciuto dal mese di luglio. E fino al mese di dicembre del 2021. Dopodiché, a partire dal 2022, la misura diventerà strutturale con l’assegno unico e universale per i figli minorenni e maggiorenni fino a 21 anni.

Così come è riportato in questo articolo.