
Per l’assegno unico ai figli minorenni e maggiorenni, a partire dal 2022, si fa davvero sul serio. In quanto è molto probabile che per la misura strutturale, rispetto a quella vigente che è temporanea, non ci saranno rinvii. Il Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, infatti, ha stanziato per il prossimo anno ben 6 miliardi di euro.
Proprio per l’assegno unico ai figli minorenni e maggiorenni, fino a 21 anni, a partire dal 2022. E per quella che sarà una misura universale. Nell’ambito del riordino, nel nostro Paese, di tutte le misure che sono finalizzate al sostegno alla natalità ed alla genitorialità. Così come è riportato in questo articolo.
Assegno unico ai figli minorenni e maggiorenni a partire dal 2022. Pronta una pioggia di miliardi
Nel dettaglio, l’assegno unico ai figli minorenni e maggiorenni a partire dal 2022 manderà sostanzialmente a regime, come sopra accennato, l’attuale misura temporanea. Che è l’assegno unico temporaneo INPS con validità ed erogazione per il periodo dall’1 luglio del 2021 al 31 dicembre del 2021.
Ma solo per le famiglie con figli minori. E che, peraltro, non percepiscono l’ANF. O comunque hanno maturato il diritto a percepire l’Assegno per il Nucleo Familiare.L’assegno unico ai figli minorenni e maggiorenni a partire dal 2022, come misura universale, andrà di conseguenza ad inglobare pure tante altre misure attualmente vigenti. E legate proprio al sostegno della natalità e della genitorialità. A partire dagli assegni familiari. E passando per le detrazioni fiscali che sono previste per le famiglie con i figli a carico.
Assegno INPS figli minori, attenzione alla scadenza di ottobre 2021
Aspettando l’assegno unico e universale ai figli minorenni e maggiorenni a partire dal 2022, per la misura temporanea, intanto, ricordiamo la scadenza.
Quella di fine ottobre 2021. In quanto presentando domanda entro ottobre sarà possibile prendere gli arretrati.A partire dal mese di luglio del 2021. Dopodichè l’assegno INPS figli minori sarà pagato per un totale di sei mensilità fino a dicembre 2021. Per poi dare spazio dal nuovo anno solo alla misura strutturale. Con ben 6 miliardi di euro di dotazione finanziaria.