Non parliamo di cifre elevate, ma sono pur sempre cifre importanti quelle che un pensionato può recuperare con una semplice operazione che ormai si fa comodamente anche da casa. In genere quando si presenta una domanda di pensione e la si presenta tramite patronato, la pratica viene caricata di una trattenuta mensile come quota associativa sindacale. In altri termini, una volta ottenuta la pensione ogni mese una parte di essa finisce all’organizzazione sindacale a cui fa capo il patronato che ha provveduto a presentare domanda.

Pochi patronati lo dicono apertamente nel momento in cui completano la pratica di istruttoria della domanda di pensione di un contribuente, ma nove volte su dieci caricano la trattenuta sindacale. E questa poi andrà a gravare sulla pensione mensile del pensionato per sempre. Una trattenuta che come evidente che sia, non è obbligatoria. 

“Buonasera, mi chiamo Roberto e sono un pensionato da due anni. Ho provveduto a presentare domanda di pensione via patronato e adesso che ho dovuto fare lo SPID per un bonus sul gas della mia Regione, ho notato che nella mia pensione c’è una trattenuta di 5,25 euro al mese come quota associativa ad un sindacato. Credo sia il sindacato che mi ha presentando domanda all’INPS. Ormai però non vado più da loro e l’unica cosa che faccio è il modello 730 da un mio amico commercialista. Possono eliminare questa trattenuta senza andare al patronato? Non mi va di andare a chiedere spiegazioni a loro.” 

La procedura di richiesta della pensione  

Andare in pensione prevede l’espletamento di una procedura burocratica assai particolare. Bisogna presentare domanda all’INPS, allegando tutti i documenti necessari e producendo le risposte a tutte le richieste dell’Istituto nazionale di previdenza sociale Italiano. Una pratica che può sembrare complicata ma non lo è. Tanto è vero che oggigiorno ci sono lavoratori che la domanda di pensione la producono da soli.

L’ausilio di un patronato però oltre che necessario per fare le cose per bene, il più delle volte e anche consigliato per evitare di commettere errori che possono inficiare il buon esito della domanda all’INPS. Nel momento in cui un patronato completa la pratica a nome e per conto del lavoratore e quindi operando tramite delega dello stesso, si carica la trattenuta sindacale. In pratica una volta approvata la domanda di pensione ed una volta ricevuto il primo rateo di pensione, sulla stessa verrà impostata una trattenuta mensile come quota associativa. E sarà così per il resto della vita del pensionato.  

Perché è importante per la pensione il modello Obis/M
 


La verifica di questa trattenuta prima balzava subito all’occhio perché l’INPS comunemente spediva a casa del pensionato quella che a tutti gli effetti era la busta paga del pensionato. Si tratta del modello Obis/M, che ogni gennaio o febbraio arrivava a casa del pensionato. Un modello in cui c’era il dettaglio della composizione della pensione che l’interessato avrebbe dovuto percepire per l’anno in corso. Un modello che adesso, data la digitalizzazione di tutti i documenti dell’Istituto, non viene più spedito a casa. Infatti è il pensionato che deve procurarselo da solo. In questo caso si può fare tutto da casa con le credenziali di accesso ai servizi digitali delle pubbliche amministrazioni e quindi tramite lo SPID o la carta d’identità elettronica. Oppure rivolgendosi allo stesso patronato prima citato. Ed è sull’Obis/M che si nota se c’è o meno la trattenuta sindacale che va a gravare effettivamente sul rateo della pensione mensile percepita. 

Come revocare la trattenuta sindacale

Per quanti trovano sul modello Obis/M questa trattenuta, e desiderano eliminare questa quota associativa ad un patronato, l’operazione è fattibile.

Pagare una quota ad un ente che magari non utilizzano nemmeno più (come è il caso del lettore), non è obbligatorio. Andare dal patronato a chiedere la revoca è ammissibile, e gli addetti ai lavori sono tenuti ad accettare la richiesta del pensionato. Se invece qualcuno ha quella sorta di timore reverenziale a chiedere la revoca di questa trattenuta al proprio patronato, si può operare diversamente. Sempre da soli è sempre da casa la revoca è possibile. Infatti basterà accedere alla propria area riservata del sito dell’INPS. Verificando prima di tutto la presenza di questa trattenuta e cliccando sopra la voce di composizione della pensione. Una volta verificata la presenza della trattenuta sindacale si può cliccare sopra per aprire la procedura di revoca. In effetti sul sito dell’Istituto c’è anche la cronistoria di queste trattenute. Perché durante la vita da pensionato, ad ogni cambio di patronato, questi hanno provveduto a caricare la delega per la trattenuta revocandola all’ente precedente. Cliccando sulla voce di trattenuta in corso, esce il tasto revoca. Ed è proprio cliccando su questo tasto che automaticamente il sistema provvederà a revocare questa trattenuta mensile dalla pensione. Che tornerà neutra da questo punto di vista.