Sul vostro sito ho visto che vi occupate del trasferimento di pensioni in Bulgaria. Ho letto su vari articoli di stampa che il trasferimento verso quel paese è regolato da una convenzione che non sempre è applicata in modo chiaro e sicuro nei confronti del pensionato. Prima di prendere in esame il trasferimento di residenza e della relativa pensione defiscalizzata in quel paese, vorrei sapere se ciò è possibile in regime di sicurezza come verso altri paesi europei o si rischia di andare incontro a problemi che ne sconsigliano la scelta. Grazie.
Come sostiene il lettore di cui abbiamo riportato il quesito sopra, ci siamo occupati in diversi articoli del trasferimento della pensione in Bulgaria.
Mettere in allerta gli utenti sulle possibili difficoltà che si incontrano quando si trasferisce la pensione all’estero, non vuole essere un modo per scoraggiare questa decisione. Tuttavia è sempre bene avere un quadra della situazione chiaro e realistico anche perché, in base a questo, si può scegliere la destinazione per la pensione all’estero. Le perplessità del lettore si riferiscono alle testimonianze di alcuni pensionati, che anche noi avevamo raccolto, e che raccontano di aver avuto difficoltà nel trasferire la pensione in Bulgaria senza tasse. Per un’esperienza diretta avevamo intervistato, anche su questo punto, un pensionato residente in Bulgaria da dieci anni, che ci aveva confermato la possibilità di ricevere la pensione in Bulgaria senza tasse (per l’intervista completa a Franco Tenca con le FAQ per i pensionati a Sofia leggi qui). Per sua esperienza i pensionati del settore privato non incontrano limiti nell’ottenere la pensione senza tasse. Da mettere in conto, invece, le tempistiche della burocrazia: ad esempio per ottenere la carta di identità bulgara si impiegano in media 6 giorni lavorativi e il costo è di una trentina di euro.