Tra le norme anti divano studiate dal M5S ci sono anche alcuni paletti al nucleo familiare per poter ottenere il reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi ha fatto scandalo l’inchiesta nel Caf di Palermo ma i controlli sui presunti trucchetti per il rdc saranno attivati in tutta Italia. Norme rigide per evitare divorzi e cambi di residenza fittizi al solo scopo di ottenere il reddito di cittadinanza. E anche chi dovesse ottenere il sussidio con questi escamotage non potrà dormire sonni tranquilli perché il Governo assicura che le verifiche riguarderanno sia i requisiti che il mantenimento del diritto.

Separati in casa: controlli sui finti divorzi per il reddito di cittadinanza

L’art. 2, comma 5, del decreto in esame stabilisce che “i coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione”. Viene introdotto quindi un controllo più rigido rispetto a quanto previsto dalla normativa ISEE (decreto del presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013), secondo cui invece i coniugi separati o divorziati che hanno diversa residenza anagrafica costituiscono nuclei familiari distinti. Ai fini del diritto al reddito di cittadinanza non basta più che l’ex marito (o moglie) abbia trasferito la propria residenza altrove: è necessario che viva in una casa diversa da quella dell’altro coniuge perché possa costituire un nucleo familiare indipendente.

Figli under 26 anni fiscalmente a carico non hanno diritto al reddito di cittadinanza

L’art. 2 del decreto, sempre allo stesso comma 5, stabilisce che “il figlio maggiorenne non convivente con i genitori fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico a fini IRPEF, non è coniugato e non ha figli”. Anche da questa prospettiva quindi le regole sono più rigide rispetto alla normativa ISEE: ne consegue che i figli under 26 e in possesso degli altri requisiti, pur abitando da soli, non fanno nucleo familiare a sé e quindi non possono inoltrare domanda per il reddito di cittadinanza.

Sugli esclusi del reddito di cittadinanza leggi anche:

Possedere un’auto fa perdere il reddito di cittadinanza?