Quali beni di proprietà fanno uscire dall’indicatore di povertà e quindi perdere il diritto al reddito di cittadinanza? Sappiamo che il reddito di cittadinanza non sarà erogato a tutti i disoccupati. Tra i requisiti quello di rientrare entro un certo Isee che varia in base allo stato del richiedente, ovvero se single o facente parte di un nucleo familiare. E ci sono dei beni che in automatico portano all’esclusione dal diritto del reddito di cittadinanza.

Auto di proprietà e reddito di cittadinanza: quando si perde

Quando possedere una macchina significa “non essere abbastanza poveri” per avere diritto al reddito di cittadinanza? Certamente sarebbe assurdo che chi ha un’utilitaria sia considerato ricco o comunque benestante.

E infatti non è il caso di creare allarmismi in questo senso. Premesso che il decreto deve ancora essere pubblicato (e che quindi siamo ancora nel campo delle ipotesi) per avere diritto al reddito di cittadinanza bisognerà stare entro un Isee di 9.360 euro annui. Nella bozza del decreto però spunta una clausola importante: “Nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta”. Esclusi i possessori “di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore della persone con disabilità”.

Beni di proprietà che fanno decadere il diritto al reddito di cittadinanza

Per quanto riguarda i beni immobili, nessun problema sorge in merito alla prima casa di proprietà. In generale si prevede che il patrimonio immobiliare diverso dall’abitazione principale, che non deve essere superiore a una soglia di 30.000 euro, compresi box auto.

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