La possibilità di pagare le tasse scolastiche con F24 è sancita espressamente dall’art. 17 del D. Lgs. n. 9 luglio 1997, n. 241, come modificato dall’art. 4-quater, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34.

Al citato articolo 17 si legge che i contribuenti eseguono versamenti unitari con Modello F24 delle imposte, dei contributi dovuti all’INPS e delle altre somme a favore dello Stato, delle regioni e degli enti previdenziali, con eventuale compensazione dei crediti, dello stesso periodo, nei confronti dei medesimi soggetti, risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce periodiche presentate.

Tra ciò che si può pagare con il Modello F24 rientrano, dall’anno 2020, anche le tasse scolastiche.

Come pagare con F24

Al fine di consentire il pagamento delle tasse scolastiche con F24, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 160/E del 2019 definì i seguenti codici tributo:

  • TSC1 – Tasse scolastiche – iscrizione
  • TSC2 – Tasse scolastiche – frequenza
  • TSC3 – Tasse scolastiche – esame
  • TSC4 – Tasse scolastiche – diploma.

Il codice tributo di interesse si inserisce nella sezione “Erario” dell’F24 in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”. Nel campo “anno di riferimento” bisogna poi indicare l’anno di competenza per il quale si paga la tassa. Nel caso in cui sia necessario indicare l’anno scolastico, riportare in tale campo l’anno iniziale (es.: per indicare l’anno scolastico 2023- 2024, riportare nel suddetto campo il valore 2023).

Se il pagamento si riferisce al figlio, il genitore indicherà il codice fiscale del figlio nel campo “codice fiscale” nella parte dedicata ai dati anagrafici e poi indicherà il proprio codice fiscale nel campo “coobbligato” riportando anche il codice “02” nel campo “codice identificativo”.

Tasse scolastiche con F24, via libera alla compensazione

Il vantaggio di poter pagare le tasse scolastiche con F24 è quello della compensazione. In sostanza, se chi deve pagare ha dei crediti da poter utilizzare in compensazione, li potrà riportare nel modello.

Se, pertanto, ad esempio, c’è un credito IRPEF di 200 euro questo può essere utilizzato in compensazione nel Modello F24 per pagare le tasse scolastiche.

In questo caso, il Modello dovrà però essere presentato al pagamento esclusivamente mediante i servizi telematici dell’Agenzia Entrate. Laddove, invece, si pagano le tasse scolastiche con Modello F24 senza compensazione, allora la presentazione al pagamento può essere fatta telematicamente (anche tramite servizi di home/internet banking) oppure in modalità cartacea direttamente in posta o banca.

Riassumendo…

  • dal 2020 è possibile pagare le tasse scolastiche con F24;
  • per il pagamento delle tasse scolastiche con F24 si utilizzano i codici tributo stabiliti con la Risoluzione Agenzia Entrate n. 160 del 2019;
  • è ammesso il pagamento con l’utilizzo in compensazione di crediti d’imposta (ad esempio credito IRPEF).