Perché si sta pensando al taglio dell’Iva?

Le dimissioni del Premier Mario Draghi arrivano in un momento davvero difficile per il nostro paese.  Difficoltà dovute, come sappiamo, all’elevata inflazione e alla guerra attualmente in corso in Ucraina.

L’esecutivo, ad ogni modo, rimarrà in carica fino alle prossime elezioni e alla formazione di un nuovo governo, per lo svolgimento degli “affari correnti”.

Innanzitutto, si attende per la fine di giugno, la conversione in legge del decreto Aiuti, con il quale potrebbe essere riproposto il bonus 200 euro anche per il mese di agosto.

Tuttavia, si stanno facendo alcune ipotesi sulle prossime mosse del governo. Il ministro Brunetta, in particolare, ha parlato della possibilità di inserire nel prossimo provvedimento il taglio dell’Iva, quantomeno per i prodotti di prima necessità. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus 200 euro, perché potrebbe non essere riconfermato?

Dopo lo strappo del Movimento 5 Stelle e dei partiti di centro destra (Lega e Forza Italia) il presidente del consiglio ha presentato le sue dimissioni, e questa volta non ci saranno deroghe.

Il governo continuerà la sua azione politica per tutti i dossier e gli affari correnti fino alle nuove elezioni e alla formazione di un nuovo esecutivo.

Con un’inflazione così alta, il governo potrebbe riproporre il bonus 200 euro anche per il mese di agosto.

Tuttavia, secondo alcuni osservatori, un esecutivo dimissionario difficilmente potrà stanziare dei fondi fino a 10 miliardi di euro per confermare il bonus 200 euro per i prossimi mesi. Ed è così che stanno prendendo piede alcune nuove ipotesi, come il taglio dell’Iva.

Taglio dell’Iva per i beni di prima necessità

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha proposto il taglio dell’Iva sui prodotti alimentari e i beni di prima necessità.

“Mi batterò perché il carrello della spesa di questi prodotti sia lo stesso”, ha detto il ministro.

“Gli affari correnti in un momento eccezionale sono strumenti eccezionali: guerra, inflazione, energia sono fatti eccezionali e quindi il governo per come per come è stato concordato anche con il Capo dello Stato avrà i poteri per rispondere ai problemi eccezionali: avremo tutti i poteri, tranne quello di poter mettere la fiducia”.

Ovviamente si tratta di una semplice proposta che dovrà essere discussa nelle opportune sedi istituzionale. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.