Il superbonus 110 per cento stimola il mercato immobiliare. Le iniziative fiscali volte alla conservazione e miglioramento delle case funge da volano anche per gli investimenti nelle seconde case.

Nonostante l’Imu, gli italiani non abbandonano l’idea di acquistare una seconda casa, magari da mettere a rendita o per uso vacanze. Un lusso che non è per tutti ovviamente, ma che rende comunque l’idea di quanto il superbonus abbia inciso sulla ripartenza degli acquisti di immobili.

Il superbonus spinge il mercato immobiliare

Grazie al superbonus, crescono così le compravendite immobiliari residenziali nelle grandi città italiane durante il primo quadrimestre del 2021.

Per la maggioranza degli operatori immobiliari Fimaa-Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – si è registrato un incremento delle transazioni, che si rafforzerà ulteriormente per tutto il 2021.

Restano comunque sempre stabili i dati relativi ai prezzi che non decollano. Anzi, in molte regioni d’Italia continuano a scendere. A parte ciò, l’incremento della domanda è un segnale incoraggiante per una fase di ripresa del mattone, alimentata dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

La pandemia ha imposto di vivere maggiormente la casa sia come ufficio (smart working) sia come svago. Così anche le recenti misure del superbonus 110%, soprattutto nel centro e nord Italia e nelle province a media densità abitativa hanno risuscitato interesse verso l’acquisto di appartamenti e negozi.

Mercato effervescente solo al Nord

Per la maggior parte degli acquirenti potenziali, la nuova misura del superbonus 110% potrà dare impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare. Una misura che farà da volano all’intero comparto immobiliare.

Un aspetto curioso, però, è dato dal fatto che tale impulso sembra arrivare solo dalle regioni del Centro e Nord Italia. Nelle zone del Nord Italia, al di là dell’attenzione per il possibile adeguamento energetico dell’immobile, grazie all’incentivo del superbonus, rimane vivo un grande interesse per la prestazione energetica.

In questo senso non sembra nemmeno spaventare l’impatto dell’Imu sull’acquisto delle seconde case che pure incide. Chi acquista pensa infatti di poter mettere tranquillamente a rendita l’immobile grazie all’aumento della domande di locazioni avvenuta con la pandemia.

I finanziamenti per comprare casa

Per quanto riguarda i finanziamenti, nonostante il forte incremento della liquidità nei depositi bancari (126 miliardi registrato nel 2020), la maggior parte delle compravendite (82,3%) si avvale di una richiesta di mutuo pari all’80% del valore dell’immobile. le banche li concedono anche per via del superbonus che poi si andrà a richiedere per chi intende ristrutturare.

Le domande di mutuo pari al 100% del valore sono presso ché residue e concentrate nelle zone del Sud Italia e delle isole. Le domande pari al 50% del loan to value sono anch’esse esigue, ma concentrate soprattutto al Nord.

Stando alle previsioni degli agenti immobiliari, le seconde case registreranno nel 2021 un aumento delle compra vendite rispetto al 2019. Questo è dovuto principalmente Agli effetti della pandemia e dello smartworking nella sfera psico-sociale dei clienti-consumatori.

Costoro sono sempre più orientati ad abitare nelle seconde case al mare, in montagna, o comunque fuori dai grandi centri abitati, dove l’emergenza sanitaria si è fatta più sentire. Le grandi città sono oltre tutto diventate invivibili a causa di traffico, smog, caos e difficoltà a raggiungere i servizi essenziali.

Questo avviene soprattutto al Nord, mentre al Sud la vita appare meno caotica e la necessità di acquistare seconde case non è così evidente come al Nord. Probabile quindi che la richiesta di immobili fuori città possa produrre, nel corso del 2021, un rialzo dei prezzi anche se il rischio è che la paura di un incremento delle tasse (Imu) possa frenare anzi tempo l’impulso.