L’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 122 del 22 febbraio 2021, fornisce utili chiarimenti in merito ad alcuni interventi di riqualificazione energetica su abitazione costituita da tre particelle catastali unite di fatto ai fini fiscali. Ci si chiede, in tale fattispecie, è possibile richiedere il Superbonus 110?

Il quesito del contribuente

L’edificio che costituisce l’abitazione principale della famiglia dell’Istante risulta costituito da tre particelle catastali, acquisite e ristrutturate in tempi diversi, che sono state accatastate nel 2010 con la situazione finale “post lavori”.

Il Contribuente è proprietario al 100 per cento di due unità immobiliari con destinazione residenziale e che la terza unità immobiliare, anch’essa con destinazione residenziale risulta di sua proprietà al 50 per cento e per il restante 50 per cento di proprietà di sua moglie, in regime di separazione dei beni.

Catastalmente le tre particelle sono state unite ai fini fiscali, come risulta dall’annotazione presente nella visura catastale.

Ciò posto, l’Istante chiede se possa usufruire del c.d. “superbonus 110%” per tutte e tre le particelle, considerato che le stesse costituiscono unità residenziale funzionalmente indipendente.

Superbonus 110%, l’immobile è da considerarsi come un’unica unità residenziale

L’agenzia delle entrate, citando la normativa e alcuni documenti di prassi, fornisce una risposta positiva al contribuente.

Tenuto conto delle precisazioni formulate dall’Istante, l’Agenzia delle entrate ritiene che l’unità residenziale descritta nell’istanza, (solo formalmente costituita da tre distinte particelle catastali), debba considerarsi come una unica unità residenziale unifamiliare, con conseguente applicazione di un unico limite di spesa ai fini della fruizione del Superbonus.

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