Sul superbonus 110% e sulla cessione del credito con i nuovi vincoli imposti dal Governo italiano, sarà davvero una catastrofe? La domanda è d’obbligo in quanto, prima di tutto, il 110 cambia troppo spesso. In continuazione. Così come è riportato in questo articolo.

Inoltre, sul superbonus 110% e sulla cessione del credito, lo stop alle cessioni a catena di certo mira a contrastare le frodi. Ma nello stesso tempo rischia di penalizzare tutti gli attori in gioco che vogliono accedere con onestà e correttezza alle agevolazioni fiscali.

Il superbonus 110% e la cessione del credito. Con i nuovi vincoli imposti dal Governo italiano sarà davvero una catastrofe?

Non a caso, sul superbonus 110% e sulla cessione del credito, è nuovamente intervenuta l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE). Rilevando con dispiacere come i nuovi vincoli siano contenuti nel Dl Sostegni ter. Ma in realtà non si tratta di certo di una misura finalizzata a sostenere il settore edile e quello delle costruzioni.

Anzi, sul superbonus 110% e sulla cessione del credito, il Presidente dell’ANCE Gabriele Buia prevede che, senza un dietrofront sui nuovi vincoli, migliaia di cantieri nel nostro Paese potrebbero essere a rischio. Così come sono destinati ad aumentare i contenziosi. E questo non solo per il 110. Ma anche per tutti gli altri bonus edilizi per i quali è ammessa, in opzione alle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi, la cessione del credito.

Con i nuovi vincoli sarà una catastrofe per le agevolazioni fiscali nel settore edile?

Ed allora, per il superbonus 110% e per cessione del credito, con i nuovi vincoli che sono stati imposti dal Governo italiano sarà davvero una catastrofe? Staremo a vedere. Ma intanto l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) chiede al riguardo un passo indietro. Proprio da parte dell’Esecutivo che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Ritenendo nello specifico che, rispetto al blocco delle cessioni dei crediti fiscali, bisognerebbe puntare sia sulla qualificazione delle imprese.

Sia sulla tracciabilità delle operazioni. Solo in questo modo infatti, sempre secondo l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, si può davvero evitare di penalizzare le imprese e i cittadini onesti.