“Si possono verificare le fonti, controllare i nomi, confrontare le date, riportare le testimonianze autorevoli e le cifre corrette al fine di smascherare chi è interessato a far circolare una fake news. Anche così, la falsa notizia rimarrà, per coloro che continuano a crederci, come un’ulteriore prova inconfutabile di come sia facile manipolare il mondo“, afferma Fabrizio Caramagna.

Proprio le fake news, in effetti, continuano ad essere uno dei maggiori problemi del mondo dell’informazione. A partire dai social fino ad arrivare ai vari siti web, d’altronde, sono davvero tante le fonti da cui poter attingere notizie inerenti gli ambiti più disparati.

Peccato che non tutte le informazioni che circolano in rete siano attendibili.

Anzi, sempre più spesso capita di imbattersi in delle vere e proprie bufale, create ad arte solo per acchiappare dei click. Ne sono un chiaro esempio quelle inerenti l’esenzione dal pagamento del canone Rai e i titolari di Legge 104. Ma come funziona? Ecco cosa c’è da sapere.

Sull’esenzione 104 del canone RAI e sul rimborso spettante: il vizietto delle bufale acchiappaclick

La Repubblica Italiana, così come previsto dall’articolo 1 della Legge 104 del 5 febbraio 1992 pubblicata in Gazzetta Ufficiale:

“garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”.

Proprio partendo da questo presupposto, il Governo mette a disposizione dei titolari di Legge 104 tutta una serie di agevolazioni. Tra queste si annoverano l’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse scolastiche universitarie. Tra queste esenzioni, però, non rientra quella per il canone Rai. In passato è stata avanzata una proposta in merito, ma non è mai stata approvata. Per questo motivo i titolari di Legge 104 devono pagare la tassa sulla TV di Stato.

Chi ha diritto all’esonero dal pagamento del canone Rai

Anche nel corso del 2023, comunque, sarà possibile beneficiare in determinati casi dell’esonero dal pagamento del canone Rai. Tra questi si annoverano i soggetti che non hanno un apparecchio televisivo in casa. Tra gli altri si annoverano le persone con più di 75 anni e un reddito inferiore a quota otto mila euro all’anno. Ma non solo, possono beneficiare di tale agevolazione anche i diplomatici, i funzionari o impiegati consolari e militari stranieri.

Se rientranti in tali casistiche, ovviamente, anche i titolari di Legge 104 hanno diritto all’esonero del canone Rai. Questo, è bene ricordare, non avviene in automatico. Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, i soggetti aventi diritto devono inviare una dichiarazione sostitutiva. Questa può essere spedita:

  • “a mezzo del servizio postale in plico raccomandato, senza busta, al seguente indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino (in tal caso va allegata copia di un valido documento di riconoscimento);

  • essere trasmesse, firmate digitalmente, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected];

  • essere consegnate dall’interessato presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate”.